S’allarga l’inchiesta sulla Cpl Concordia che ha portato in manette, tra gli altri, l’ex sindaco di Ischia Giosi Ferrandino. Sotto la lente d’ingrandimento ci sono gli appalti salernitani, ed in particolare quelli affidati alla Cpl Concordia dall’amministrazione provinciale di Salerno (l’azienda fornisce il gas a tutti gli edifici scolastici), quello dell’Asl e quello di Cava de’ Tirreni, dove sotto esame c’è una delibera consiliare di variante per la realizzazione di un parco fotovoltaico. Ben presto s’annunciano sviluppi anche a Salerno dove la Procura attende gli atti dai colleghi napoletani. Ma intanto si scava ancora nella “vita” della Cpl Concordia che a quanto pare finanziava un po’ tutto, comprese le campagne elettorali dei politici. E tra questi spuntano i nomi di Alfredo D’Attorre, un tempo segretario provinciale dei Democratici di Sinistra, prima di sbarcare in Calabria ed oggi in parlamento, e di Nino Paravia, candidato al Senato alle scorse elezioni con la lista dei Fratelli d’Italia. In pratica la Cpl non sosteneva solo la fondazione Italianieuropei di Massimo D’Alema, bensì distribuiva decine di migliaia di euro l’anno anche come contributi elettorali, compreso alle cene di raccolta fondi organizzate da Matteo Renzi il 6 e il 7 novembre 2014 a Milano e Roma. La storia recente, vede inoltre, la Coop sponsor elettorale delle politiche del 2013 e delle europee 2014. Ed ecco i beneficiari: 10.000 per il senatore Ugo Sposetti (Partito democratico); 5.000 per il deputato democrat Alfredo D’Attorre; 10.000 per la lista civica Zingaretti e ulteriori 10.000 per il comitato Zingaretti; 6.000 per una cena elettorale di coppia Zingaretti-Marino; 2.000 per il comitato “io sto con Giorgia Meloni” e 3.000 per il salernitano Antonio Paravia di Fratelli d’Italia; 2.500 per Ignazio Marino sindaco di Roma e 5.000 per Antonio Decaro sindaco di Bari; 2.000 per il mandato a Strasburgo di Cecile Kyenge e 4.000 per l’ex ministro Flavio Zanonato; 1.000 per Antonella Forattini in Lombardia e 10.000 per Eugenio Patané, consigliere regionale poi indagato a Roma nell’ambito di Mafia Capitale; 17.000 per il Partito democratico della provincia di Roma. Nella lista dei versamenti anche eventi sul territorio: dai fondi per aiutare la ricostruzione di Mirandola ai 50 mila per Carpi. Somme minori per finanziare un progetto a Chernobyl, per i genitori di figli disabili, per la fondazione Umberto Veronesi. Ben 25.000 euro, invece, per la beatificazione di papa Giovanni Paolo II.
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