In ventitré a processo per un occupazione illegale di suolo. La prima udienza è fissata per il 20 settembre ma è stato decise di scaglionare il procedimento tra più giudici monocratici. Per alcuni imputati la prima udienza è fissata per il 4 gennaio 2015. Nei prossimi giorni l’avvocato Francesco Dente, difensore del tecnico del Comune di Pontecagnano Faiano Giovanni Landi, chiederà la riunificazione dei procedimenti con l’assegnazione ad unico giudice. Secondo quanto emerso dal quadro accusatorio i proprietari degli di stabilimenti balneari indagati avrebbero occupato illegalmente – sulla Litoranea di Pontecagnano – 47mila metri quadrati di spiaggia di proprietà demaniale: l’equivalente di sette campi di calcio. L’operazione è stata condotta dalla Capitaneria di porto di Salerno, coordinata dal comandante Maurizio Trogu, su disposizione del procuratore aggiunto Erminio Rinaldi. I reati contestati sono di costruzione abusiva, violazione delle norme urbanistiche, paesaggistiche e demaniali marittime, ovvero, per aver realizzato pedane, soppalchi, terrazzamenti, cabine, gazebo, chiosco bar, tettoie in assenza di autorizzazione paesaggistica. Trattandosi di strutture removibili non è scattato nessun sequestro: Tra gli indagati anche l’architetto Giovanni Landi (difeso dall’avvocato Franco Dente), tecnico del comune di Pontecagnano, per non aver impedito la realizzazione degli interventi. Coinvolti, in pratica, tutti i lidi della Marina di Pontecagnano. Dal Lido Azzurro al Picentino passando per l’Acapulco, l’Isla Bonita, il Panfilo, il Mary Rose ed altri stabilimenti del litorale. A processo sono finiti: l’architetto del comune di Pontecagnano Giovanni Landi, ha raggiunto anche Carmine Battipaglia, Pasquale Sicignano, Luciano Adelina, Bruno Improta, Antonio Salvi, Leopoldo Ferullo, Lucia Giannattasio, Alfonso Amoroso, Lucia Giannatasio, Annalisa Della Corte, Giulio Rinaldi, Olimpia Pellecchia, Nicola Bracale, Armando Mirra, Gennaro Verderame, Gaetano Serluca, Marinella Iavarone, Rosanna Della Corte, Candida Sansone, Rosa Moccia, Carmela Guarino e Nicola Cucino.
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