di Mario Rinaldi
Gioina Del Regno si è suicidata. Questo l’esito dell’autopsia eseguita ieri mattina dal medico legale Giuseppe Consalvo presso l’obitorio di Mercato S. Severino, dove era stata trasferita la salma della 54enne dopo che il suo corpo era stato rinvenuto privo di vita giovedì scorso nella vasca da bagno della sua abitazione situata al piano rialzato di una palazzina all’interno del Parco “Rosa dei Venti” alla frazione Soccorso di Fisciano. Ipotesi avallata sin dall’inizio dai carabinieri della locale stazione di Fisciano, intervenuti sul posto insieme ai soccorritori del 118 dopo che i titolari del negozio di abbigliamento di Mercato S. Severino dove la donna lavorava, hanno fatto scattare l’allarme nel pomeriggio di quel 22 maggio insospettiti dal fatto che la loro dipendente non si era recata a lavoro. Gli inquirenti, anche dopo un primo esame esterno del corpo della vittima (che giaceva nella vasca da bagno a pancia in su e col torace scoperto) che confermava l’ipotesi del suicidio, hanno voluto vederci chiaro. Soprattutto per comprendere bene la natura delle ferite provocate sul corpo con un coltello ritrovato vicino a lei, con il quale sarebbero stati inferti i colpi mortali. Si parlava di circa sette o dieci coltellate nella parte dell’addome, con il sangue che era schizzato ovunque, anche su alcuni mobili presenti nel bagno. Proprio queste ferite provocate da tagli provenienti da un’arma bianca hanno reso necessario un approfondimento, anche da parte del pm del Tribunale di Nocera Inferiore, Marco Fiorillo, incaricato dalla Procura ad avviare le indagini per far luce su quella che inizialmente appariva come una morte misteriosa. Circostanza che doveva essere valutata attraverso un esame autoptico, memori anche del caso di Carmela Quaranta, la 42enne trovata priva di vita la sera di Pasqua nella sua abitazione di via Trieste a Mercato S. Severino. In questa circostanza, all’inizio si pensava potesse trattarsi di un decesso per cause naturali. Poi l’autopsia ha svelato che si trattava di morte da strangolamento ed asfissia, che ha portato anche al fermo dell’ex compagno Gerardo Sellitto, nei confronti del quale venerdì scorso il gip ha convalidato la misura cautelare della custodia in carcere presso la casa circondariale di Fuorni in attesa di affrontare il processo che ora lo vede imputato con l’accusa di omicidio dell’ex compagna. Questo nuovo caso di Gioina Del Regno ha provocato una sorta di psicosi da omicidio. E per scongiurarla è stato necessario disporre l’esame autoptico che, secondo quanto confermato non solo da Consalvo, incaricato dalla Procura, ma anche dal medico-legale di parte Giuseppe Raimo, avrebbe confermato la morte avvenuta per suicidio. Gli inquirenti, quella sera del giovedì, avevano analizzato in dettaglio i luoghi in cui era avvenuto il dramma. E da questo sopralluogo era emerso che le altre stanze dell’abitazione erano in ordine, che la donna non si trovava in una posizione di difesa per proteggersi da una eventuale aggressione e che l’unico ambiente in cui si è consumata questa tragedia era appunto il bagno. Tutti elementi che hanno portato a confermare, sin dall’inizio, l’ipotesi del suicidio. Restavano i dubbi sulle modalità con le quali la donna si era sferrata questi colpi. Pare abbia avuto non solo il coraggio, ma anche il tempo di rivolgere verso di sé il coltello colpendosi in più punti. Forse all’inizio i colpi inferti non hanno procurato ferite profonde e solo successivamente, con un’azione più incisiva, la donna sarebbe riuscita a procurarsi lesioni letali. Dai racconti emersi da alcuni vicini di casa, pare che soffrisse da tempo di depressione. Divorziata con l’ex marito, lascia una bambina di 10 anni, che il giorno stesso della tragedia era stata accompagnata dalla madre a una lezione di danza a Salerno. Sgomento ed incredulità tra i parenti, i conoscenti e gli amici della donna, che viene descritta come una persona molto tranquilla ed equilibrata.
