Nuove accuse a Monsignor Scarano e, soprattutto, nuovi elementi che arricchiranno di due nuovi fascicoli di inchiesta la storia di questa complessa vicenda giudiziaria. Tiziana Cascone, ex commercialista di don Nunzio, è stata ascoltata ieri mattina nel corso dell’udienza preliminare, davanti al Gup Renata Sessa, nella quale veniva disussa la posizione di Carmine Malangone. Il costruttore di Pontecagnano ha chiesto di essere giudicato attraverso la formula del rito abbreviato per beneficiare dello sconto di pena ma prima di avanzare le richieste il pm titolare dell’inchiesta, Elena Guarino, ha chiesto ed ottenuto di ascoltare Tiziana Cascone per precisare alcuni aspetti riguardanti la posizione dell’imputato. Al termine del lungo interrogatorio, durato oltre un’ora e mezzo, la professionistata ha riferito di altre situazioni, legate all’attività dell’alto prelato, che non erano mai emerse nei precedenti interrogatori. Elementi probatori che non riguardano la posizione di Carmine Malangone e neanche persone vicine all’imprenditore. Tiziana Cascone avrebbe ribadito le accuse nei confronti di Monsignor Nunzio Scarano ribadendo, come tra l’altro aveva già fatto in aula nel corso dell’udienza di lunedì, che fosse cosciente della legittimità dell’operazione effettuata su indicazione dell’alto prelato. E qui che la commercialista ha precisato passaggi e tirato in ballo personaggi che finora non erano mai venuti fuori nel corso dell’inchiesta. La questione è legata essenzialmente alla procedura seguita per realizzare le operazioni indicate da Don Nunzio. La donna avrebbe riferito che sarebbe stato un romano di fiducia dell’alto prelato a ribadire che gli atti disposti erano pienamente leciti. Indicazione supportata da un funzionario dell’Agenzia delle Entrate e dai vertici di un importante istituto di credito. Tiziana Cascone avrebbe indicato anche il coinvolgimento di altre persone vicine al Monsignore in relazione all’affaire del riciclaggio. Professionisti salernitani che ora potrebbero trovarsi coinvolti in una nuova inchiesta legati agli affari di Monsignor Scarano. Il pm ha trasmesso gli atti alla Procura. L’alto prelato è già a processo, con altre 51 persone, davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno con l’accusa di riciclaggio. Un altro procedimento (leggerete a parte) è già da tempo incardinato davanti ai giudici del Tribunale di Roma con l’accusa di corruzione. Inoltre il Elena Guarino ha aperto un nuovo fascicolo dove viene contestato il reato di usura a Monsignor Scarano che è passato dal collezionare inchieste giudiziare in luoghi dai quadri d’autore.
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