di Marco De Martino
SALERNO – Capitan Ferrari ci sarà. Non sarà il brutale colpo subito alla spalla, nel finale di gara contro il Cittadella in uno scontro con l’attaccante veneto Diaw, a mettere fuori causa il vero trascinatore della Salernitana. Grazie al giorno di riposo assoluto osservato mercoledì scorso ed alle terapie riabilitative a cui si sta sottoponendo in queste ore il difensore centrale sta migliorando e la sua presenza contro il Frosinone lunedì prossimo non è in dubbio. La sua assenza sarebbe stata una grave perdita per la Salernitana, sia in considerazione della sua esperienza, sia soprattutto per l’enorme apporto che ha dato alla squadra e non solo in termini difensivi. Dopo aver saltato le prime tre giornate contro Cittadella, Sud Tirol e Sampdoria visto che non aveva firmato per la Salernitana, ed aver trascorso in panchina il match di Mantova, Ferrari è diventato titolare dalla sfida interna con il Pisa e, dal quel momento in avanti, non ha saltato più neppure un minuto. 34 presenze tutte da titolare senza mai essere sostituito. Nonostante le 33 primavere, il difensore è stato un autentico stakanovista assumendo anche i gradi di capitano dopo l’arrivo al timone di Breda e soprattutto quello di Christensen tra i pali che ha relegato in panchina Gigi Sepe. Ferrari, infatti, ha inciso tantissimo anche in fase offensiva: grazie ai due rigori procurati, contro Reggiana e Cesena, e ad altrettanti gol realizzati, contro Sud Tirol e Cosenza, Ferrari ha reso in attacco più dei suoi compagni che, di mestiere, fanno gli attaccanti. L’ex di Crotone e Sassuolo è stato pressoché perfetto anche in difesa dove, nonostante la diffida pendente sul suo capo come una spada di Damocle da mesi è stato tanto insuperabile quanto pulito e corretto negli interventi. Ora che anche questa situazione disciplinare è stata cancellata, Ferrari potrà essere più libero anche mentalmente. Non sarà una spalla a fermarlo anche perchè un capitano non abbandona mai la nave…





