S. Severino. Carmela chiese aiuto ad un amico - Le Cronache Provincia
Mercato San Severino Provincia

S. Severino. Carmela chiese aiuto ad un amico

S. Severino. Carmela chiese aiuto ad un amico

di Mario Rinaldi

Si apre una settimana decisiva per le indagini sulla misteriosa morte di Carmela Quaranta, la 42enne trovata senza vita la sera di Pasqua nella sua abitazione, situata in un condominio di via Trieste a Mercato S. Severino. Nella giornata odierna sono attesi altri esami irripetibili: la visualizzazione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza privata di un’attività commerciale del posto che puntano proprio sul portone di ingresso del palazzo dove risiedeva la vittima. Gli inquirenti, dall’analisi di queste immagini potranno vedere tutti i movimenti delle persone in entrata e in uscita dal palazzo durante quella serata e capire se, oltre all’ex compagno della 42enne, sinora unico indagato per omicidio, detenzione di sostanze stupefacenti e furto (per via del cellulare della vittima che risulta scomparso) possa esserci anche qualche altra persona sospetta. Un’indagine che potrebbe allagarsi, senza escludere la possibilità di un coinvolgimento di terze persone. Altro elemento fondamentale che gli investigatori stanno esaminando sono le testimonianze dei vicini della vittima, dalle quali si stanno acquisendo informazioni sulla vita privata della donna. La quale (lo ricordiamo), dopo essersi separata con l’ex marito con il quale era in corso la causa del divorzio, da circa un anno si era trasferita insieme all’ex compagno in quell’appartamento di via Trieste, passato al setaccio dai ris alcuni giorni dopo il ritrovamento del cadavere di Carmela. C’è chi avrebbe riferito che la donna avrebbe chiesto aiuto a un amico qualche giorno prima del venerdì Santo, o in quella stessa giornata. L’ipotesi sinora più accreditata è quella della morte per strangolamento, dopo che sono stati rinvenuti segni sospetti sul collo della vittima. Solo l’autopsia potrà definitivamente chiarire la causa del decesso. C’è attesa anche per i risultati delle tracce rinvenute all’interno dell’abitazione, tra cui tracce ematiche, per la precisione, scoperte sul letto dov’era riverso il corpo, in pigiama, della vittima. Una delle due sarebbe stata individuata all’altezza della testa. I carabinieri, al termine dell’ispezione durata diverse ore, hanno portato via alcuni oggetti tra cui delle scarpe. Tutti elementi che devono essere analizzati dalla scientifica, che poi dovrà comunicare alla Procura di Nocera Inferiore i risultati per verificare se possano esserci campioni di dna sospetti. E a questo punto verificare anche se all’interno dell’appartamento, la sera del venerdì, fosse entrato solo il suo ex compagno o anche altri conoscenti della donna. L’avvocato della famiglia di Quaranta, Nobile Viviano è convinto che se di omicidio dovesse trattarsi, la donna sarebbe stata uccisa da una persona che lei conosceva e non da un estraneo, proprio perché non ci sono segni di effrazione alla porta di ingresso né segni di disordine all’interno dell’appartamento che potrebbero rimandare all’ipotesi di un furto o un’aggressione finita male. Gli inquirenti stanno anche attentamente valutando le dichiarazioni rilasciate dall’ex compagno a una televisione nazionale, il quale teneva a precisare la sua posizione di ex, laddove invece alcuni testimoni avrebbero riferito che i due stavano ancora insieme anche se in un rapporto abbastanza teso. Ad attendere risvolti della vicenda sono sicuramente i familiari più stretti della vittima: i genitori, le sorelle e soprattutto le due figlie adolescenti, che da quando la madre ha lasciato la casa di famiglia sono rimaste insieme al padre. L’ex marito e le due figlie sono difese dall’avvocato Gina Di Mauro, mentre l’unico indagato G.S. 56enne del posto è difeso dall’avvocato Carmine Guadagno. Tutti in attesa di conoscere la verità su questo giallo, con una possibile svolta che potrebbe a breve essere comunicata dagli investigatori.