Agropoli, condanna per condotta antisindacale - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Nuova condanna del giudice del lavoro di Vallo della Lucania per il comune di Agropoli. L’ente guidato da Roberto Antonio Mutalipassi ha messo in atto un’altra condotta antisindacale, dopo quanto accaduto con la poliziotta locale Valentina Nastari, moglie del presidente del consiglio Franco Di Biasi, che da Capaccio Paestum era arrivata ad Agropoli ed era stata nominata vice comandante.

La Funzione Pubblica della Cgil di Salerno ha presentato ricorso contro l’ente pubblico per la decisione, presa nel 2022, di riformulare le aree della macchina amministrativa. Secondo il giudice Giovanni Saporiti, “il Comune di Agropoli – si legge nel dispositivo – ha posto in essere un comportamento antisindacale ex art. 28 Statuto Lav., consistente nel non aver preventivamente informato ed attivato il confronto con le RSU ed i Rappresentanti Territoriali delle Organizzazioni Sindacali di Categoria firmatarie del contratto collettivo nazionale del lavoro di categoria.

Soddisfazione è espressa dal sindacato e nello specifico dal segretario generale Antonio Capezzuto e dal segretario provinciale Alfonso Rianna: «La decisione del Giudice, basata sulle disposizioni dello Statuto dei Lavoratori, rappresenta un’importante vittoria per i diritti dei lavoratori e per il rispetto delle regole contrattuali – dicono – questa sentenza conferma l’importanza del rispetto delle procedure di consultazione previste dal Contratto Collettivo Nazionale del Comparto Funzioni Locali.

La deliberazione n. 318/2022, adottata unilateralmente dall’amministrazione Mutalipassi senza il dovuto confronto con le rappresentanze sindacali, è stata giustamente contestata. La delibera – argomentano dalla sigla – riguardava la graduazione delle retribuzioni di posizione senza il dovuto confronto con le rappresentanze sindacali. Il Tribunale ha riconosciuto che tale comportamento è idoneo a ledere i diritti sindacali e la libertà di associazione.

Continueremo a difendere questi principi in ogni ente, a tutela dei diritti dei lavoratori. La trasparenza e la comunicazione tra le amministrazioni pubbliche e i sindacati non sono solo formalità, ma elementi essenziali per garantire relazioni sindacali corrette e rispettose. Continueremo – continuano – a vigilare e a intervenire in ogni sede per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle regole contrattuali.

Questa vittoria è un segnale chiaro che non tollereremo comportamenti antisindacali e che continueremo a lottare per la giustizia e la trasparenza – chiosano – nelle relazioni sindacali». Il comune di Agropoli, adesso, dovrà ritirare l’atto pubblicato due anni orsono e riparare all’errore fatto. La condotta antisindacale non è qualcosa di nuovo per l’amministrazione del sindaco Roberto Antonio Mutalipassi dato che già il comune è stato condannato dal medesimo tribunale con ricorrente la Cgil per la questione di cui sopra.

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