Salerno, il cartellone Musica d’Artista - Le Cronache Salerno
Di Olga Chieffi
Rubiamo l’incipit della confessione di Gilda al padre Rigoletto, dell’inganno di Gualtier Maldè-Duca di Mantova, nonostante il suo amore, “Tutte le feste al tempio”, per accettare e “girare” l’invito ricevuto, ieri mattina, in comune a trascorrere questo periodo di vacatio, che è la pausa o il delirio natalizio, trasformandola nell’Oasi dell’ozio creativo”, in teatro, contenitore che deve essere considerato uno spazio che può considerarsi il segno, nel suo divenir parola, suono, immagine, movimento, che diventa di-segno, archè che, per essere se stesso deve discernere, giudicare, orientarsi, criticare e che, tempio della cultura che sarà sempre in grado di restituire qualcosa di una drammaturgia segreta, che porterà tutti noi  a “fare parte della scena”, al fianco dei protagonisti e degli organizzatori.
La giornata di conferenze tra castelli e boschi incantati era iniziata con la zampogna di Antonio Giordano, quindi conclusa col coro Gospel, la nuova formazione del massimo cittadino che animerà la zona orientale della città. E’ toccato, invece ad Antonio Marzullo, ospite del Sindaco Enzo Napoli, dell’Assessore Alessandro Ferrara e del consigliare delegato alla cultura Ermanno Guerra, presentare il cartellone redatto a quattro mani da lui stesso e dal Maestro Daniel Oren. Gran turismo e frequentazione della città, hanno assicurato i tre amministratori, per questo primo week-end d’inverno, con tanti eventi e previsioni di presenze in città in fortissima ascesa, alle quali il teatro Verdi aprirà le porte, come è stato richiesto anche ai rappresentanti della stampa di essere più “buoni” e accogliere in laetizia certo turismo internazionale. Quindi, si continuerà con gli appuntamenti di cui già eravamo a conoscenza, quale la tre giorni dedicata alla danza, dal 6 all’8 dicembre, quando avremo ospite in teatro il corpo di ballo e i solisti dell’Opera di Sofia. Il 6 dicembre in piazza Portanova saranno le Voci bianche del teatro ad accendere l’albero, mentre il 9 dicembre Mario Biondi che lancerà il suo nuovo album “Crooning Undercover”, un omaggio al crooning, caratterizzato dalla centralità della voce e da suoni caldi e avvolgenti che richiamano atmosfere “noir”. Il giorno successivo il Rock sbarcherà Edoardo Bennato con la sua capacità di catturare l’essenza del mondo contemporaneo spazierà dai suoi brani più celebri alle nuove composizioni tratte dall’album “Non c’è”, continuando  a raccontare storie di eroi comuni e a mettere in discussione i potenti, senza mai perdere di vista il tema universale dell’amore, perché “Le vie del Rock sono infinite”. Nel giorno di Santa Lucia un “Natale per caso” con l’ensemble a cappella de’ “I Neri per caso” che incontreranno sul palcoscenico della loro città Pippo Pelo e Gigi e Ross. Grande attesa in città anche per Fiorella Mannoia, già annunciata dopo il grande successo del Ravello Festival. Il 18 dicembre la proposta di questa Fiorella Sinfonica, ideata per festeggiare  i settant’anni della cantante che pone un aureo sigillo sia sulla voce che sull’animo di un’artista unica e versatile, sofisticata quanto basta, appassionata oltre ogni limite, la quale crede che un artista debba sempre cambiare e che non si possono fare le stesse cose per tutta la vita, lasciandosi contaminare, sentire intorno che aria tira, lasciandosi affascinare dal cambiamento, poiché resta l’unica cosa certa. Il 19  dicembre ritorna anche Vinicio Capossela per presentare il suo nuovo progetto “Conciati per le feste” in Italia e in Europa, un repertorio e uno spettacolo strabordante, affinato in venti anni di pratica di concerti per le feste, che celebra la festa e la realizza. Non mancherà il concerto di Natale delle voci bianche la mattina di Natale diretto da Silvana Noschese, in attesa della tre giorni di La Traviata che saluterà il ritorno di Daniel Oren nel suo teatro. Ben tre le repliche dal 26 al 28 con cambio di Violetta, ruolo che sarà diviso tra Irina Lungu e Gilda Fiume. Ancora un altro ritorno il 29 quello di Peppe Servillo che  proporrà la magia delle zampogne e delle ciaramelle, unite ai canti della Novena di Natale interpretati dalla affascinante voce cantattoriale, con Ambrogio Sparagna, per andare a scoprire che le zampognate non sono poi così lontane dalle danze popolari e dalla tarantella. Il 2025 inizierà come d’abitudine con il doppio appuntamento del Concerto di Capodanno, alle 18,30 e alle 21,30, un omaggio dei Filarmonici Salernitani, mentre il 3 gennaio un altro bel progetto del Ravello Festival e del nostro massimo con l’omaggio a Frank Sinatra che vedrà protagonista il tenore Vittorio Grigolo, che ha virtù di intonazione, limpidezza timbrica, sensibilità, eleganza che gli permettono di offrire alla melodia prima un respiro libero, anche se ha volte affettato, quanto il suo Rodolfo, su temi quali The Lady is a Tramp, My Way e quel That’s Life Something Stupid e ancora My Way e New York New York. Epifania con il celebre musical “A Christmas Carol e il 10 gennaio appuntamento, forse sotto il grande albero con la IX di Ludwig van Beethoven diretta da Francesco Ivan Ciampa, con solisti Juliana Grigoryan, Dmitry Korchak, Elmina Hasan e Mikhail Petrenko, segno coinvolgimento di tutte le varie masse artistiche del teatro e della ricerca della gioia che  permea ogni nota di questa partitura, un urklang di pace e di salvezza per tutti. E’ sacra la Musica ed è “Sacro il Sud” per Enzo Avitabile, il quale con le sue Musiche sacre e devozionali, preghiere laiche e canti randagi, dedicate all’amore per le differenze e all’uomo, per inaugurare un dialogo della pace fatto di solidarietà, tolleranza e aggregazione, sarà al Verdi l’11 gennaio. Il giorno successivo, L’ Orchestra Filarmonica di Benevento debutta a Salerno con un omaggio all’ eclettico e visionario, genio di  Lucio Dalla, e il suo universo musicale che ha innovato la musica italiana. La gioia di Danzare nei corpi delle due star della Scala e della danza italiana “fell” on Salerno, il 14 gennaio per riprender il titolo di uno standard americano e saranno  Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, in un galà che si annuncia già indimenticabile, insieme ai ballerini del teatro milanese. Penultimo appuntamento, il 16 gennaio, quello con Giancarlo Giannini e il Marco Zurzolo Quartett, con “Penziere e Musica” per un viaggio fatto di musica e di parole che racconta le umane emozioni partendo dalla cultura che meglio le rappresenta e meglio le racconta: quella partenopea. Finale, il 22 con il Concerto del violinista Pavel Berman che incontrerà tra le note l’Orchestra Filarmonica salernitana, sul concerto in re maggiore per violino e orchestra, op. 35 di Čajkovskij, che offre al solista ampia occasione di far valere le sue capacità di virtuoso, contenendo passi fra i più difficili e spettacolari del violinismo post-paganiniano: ma soprattutto l’inventiva melodica, non sempre sorvegliata ma generosissima, l’orchestrazione rutilante e magistrale, il lirismo-intenso che lo pervade da capo a fine, uniti alla poesia autentica, e non necessariamente di bassa lega, della Canzonetta, gli garantiscono da quasi un secolo l’amore dei pubblici meno superciliosi, per chiudere con la IX Sinfonia in Mi minore di Antonín Dvořák, op. 95, “Dal Nuovo Mondo”, che in se unisci epoche, generi, autori, guardando al futuro della musica, come vorremmo sia lo stesso, noi per un Umanità finalmente in pace.

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