Sarno/Nocera Inferiore. Nessun riconoscimento dalla Corte di Cassazione sulla continuità in sede esecutiva delle condanne incassate con accuse che vanno dalle rapine alla ricettazione. Sconta 12 anni di reclusione. A carico del 64enne Rosario Manzi restano quindi le sentenze dell’Appello di Napoli per una rapina aggravata commessa a Scafati nel febbraio del 2015 per la quale fu condannato a 5 anni e 9 mesi di reclusione e quella del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore del 28 novembre 2017 (confermata dalla Corte di appello di Salerno con sentenza del 16 ottobre 2018), con pena di 6 anni di reclusione per rapine aggravate consumate e tentate, ricettazioni, accertate e commesse a Sarno il 28 aprile 2015, a Roccapiemonte il 22 maggio 2015, a San Marzano sul Sarno il 4 luglio 2015 ed a Scafati 18 luglio 2015. Il ricorso in Cassazione è arrivato dopo il rigetto dell’istanza del Tribunale di Nocera Inferiore in funzione di giudice dell’esecuzione, sul riconoscimento della continuazione in sede esecutiva presentata dall’avvocato difensore. Scrivono i giudici del palazzaccio capitolino nel motivare la decisione “il provvedimento impugnato ha ineccepibilmente osservato che osta al riconoscimento della continuazione tra i reati con rilievo decisivo, l’assenza di circostanze da cui desumere che il ricorrente, sin dalla consumazione del primo reato avesse programmato nonostante il periodo intermedio trascorso (di alcuni mesi) ed i differenti luoghi di commissione, sia pure nelle linee generali anche quelli successivi non essendo sufficiente, al riguardo, la sola circostanza della omogeneità dei reati”. E ancora .”In tale contesto i reati commessi sono stati quindi ritenuti, in modo non manifestamente illogico, piuttosto riconducibili ad autonome risoluzioni criminose ed espressione di una pervicace volontà criminale, come tale non meritevole del beneficio previsto dalla normativa invocata”. Sentenze che sono passate in giudicato e per le quali ora il 64enne sarnese si è visto respingere il ricorso sulla continuità per quanto riguarda la sede esecutiva.
Articolo Precedente
“Il resto delle briciole”, la poesia come scoperta di sé
Articolo Successivo
Fondovalle e Aversana, si è dimesso il Rup coinvolto nell’inchiesta Alfieri
Categorie
- Primo piano
- Senza categoria
- Editoriale
- Speciale Pcto 2024
- sanità
- Enogastronomia
- Web & Tecnologia
- Amministrative 2024
- Giudiziaria
- Politica
- Salerno
- Inchiesta
- Extra
- L'iniziativa
- Ultimora
- Campania
- Cronaca
- Coronavirus
- Sport
- Regionali 2020
- Spettacolo e Cultura
- Politiche 2022
- Attualità
- amministrative 2023
- Video
- Tech
- Provincia
- Business
Tags
abusivo
auto
calcio
casa
cava
cavese
celano
costruzioni
crescent
de luca
direttore
discoteca
fiamme
fuoco
gagliano
gambino
incendio
ladro
lettere
NEWS
nocera
nocerina
no crescent
ordinanza
ordine
paganese
pagani
parcheggi
pastena
piazza della libertà
polizia
polizia municipale
porticciolo salerno
porto
poste
rapina
rotary
salerno
siniscalchi
soldi
sport
TOP
udc
vigili
vigili del fuoco