Nocera Inferiore/Castel San Giorgio. Avrebbe adescato sui social (e su alcuni siti di incontri) uomini per un rapporto sessuale dietro compenso ma quando le vittime arrivavano all’appuntamento (spesso in luoghi isolati) sbucavano i complici della donna che, armati di pistola, li rapinavano di soldi, oro, auto e telefonini cellulari. E in un caso un uomo che si era opposto alle richieste fu trascinato con la forza in un locale a Castel san Giorgio e sotto minaccia di un coltello alla gola fu spogliato di tutti i suoi averi. Quattro i casi contestati a Castel san Giorgio, Nocera Superiore e a Nocera Inferiore: ieri sera, i carabinieri del reparto territoriale agli ordini del colonnello Gianfranco Albanese hanno posto la parola fine arrestando i due uomini ( Luca Lisi 38enne e Raffaele Maiuolo 27 anni) e la donna (Giovanna Senatore 26 anni) ai domiciliari. Rispondono di rapina pluriaggravata e lesioni personali aggravate, nonché di estorsione tentata, violenza privata, furto in abitazione. Secondo gli elementi sin qui acquisiti dai militari dell’Arma delle varie Stazioni dell’Agro nocerino, sono emersi 4 episodi commessi tra le due Nocera e Castel San Giorgio, nei quali gli indagati hanno perpetrato i reati attraverso un consolidato modus operandi: la donna, in particolare, adescava online le vittime, proponendo appuntamenti a sfondo sessuale in diverse località dell’Agro nocerino. Ma all’appuntamento si presentava con Lisi e Maiuolo che, anche facendo impiego di armi, mettevano a segno le rapine in danno degli uomini caduti nella trappola. In una occasione, in particolare, un uomo è stato coattivamente condotta in uno scantinato nel territorio di Castel San Giorgio e minacciato di morte con l’impiego di un coltello affinché consegnasse quanto in suo possesso. Al vaglio degli inquirenti ci sono altri rapine consumate con lo stesso modus operandi e che finora non avrebbe portato a responsabilità degli arrestati. Saranno ulteriori indagini a stabilire se Lisi (già noto alle forze dell’ordine), Maiuolo e la stessa Senatore abbiamo vessato ulteriori vittime sempre adescate sui social oppure attraverso siti di incontri e poi rapinati degli averi non appena erano giunti sul luogo dell’appuntamento.
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Gigi Proietti quattro anni dopo
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