Salerno Boat Show: l'economia del mare - Le Cronache Salerno
Salerno

Salerno Boat Show: l’economia del mare

Salerno Boat Show: l’economia del mare

I dati del Report 2024 sull’Economia del Mare della regione Campania a cura dell’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare-Ossermare.

Salerno, 5 novembre 2024 – Il totale della Filiera Mare in Campania vale 16,7 miliardi di valore aggiunto diretto e attivato.
Le imprese campane dell’Economia del Mare sono 32.741 con il 70,1% in provincia di Napoli, il 24,9 % in provincia di Salerno, il 3,9% in provincia di Caserta, lo 0,7% in provincia di Avellino e lo 0,5% in provincia di Benevento.

È stato presentato oggi, 5 novembre, al Salerno Boat Show, nel porto turistico di Marina d’Arechi, il Report 2024 sull’Economia del Mare della regione Campania a cura dell’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare-Ossermare.

Il mare risulta protagonista in ogni sua economia espressa, in ogni segmento e filiera.
La Campania, si può dire, è mare.

“I numeri confermano che Napoli e Salerno recitano un ruolo primario in questo scenario.
La provincia di Napoli con 4.499,6 milioni di euro di valore aggiunto diretto e la provincia di Salerno con 1.256,6 milioni di euro dominano la situazione. Stessa cosa per gli occupati: Napoli con 77.083 persone, Salerno con 25.107,23, seguiti da Caserta, Benevento e Avellino. Sempre più donne e più giovani sono presenti in questa tipologia economica con dati in costante crescita. Le imprese femminili sono 7.849 e quelle giovanili 3.922. Una regione che guarda al mare sempre di più come suo importate volano di sviluppo”, ha dichiarato il coordinatore dell’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – Ossermare Antonello Testa.

Più specificamente, il valore aggiunto diretto dell’economia del mare della Campania si attesta 6,1 Miliardi di euro a cui si sommano 10,6 miliardi di euro di valore aggiunto attivato per un totale di 16,7 miliardi di euro pari al 15,3% che rispetto ai 178,3 miliardi di valore aggiunto nazionale registra un +5,1% sul Pil rispetto allo stesso dato nazionale del 10,2%.
Al primo posto si attesta la filiera di servizi di alloggio e ristorazione con 2.261 milioni di euro, a seguire con 1.481,7 milioni di euro la filiera relativa alla movimentazione di merci e passeggeri via mare, con 1.107,9 le attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale, la filiera ittica esprime un valore di 413,6 milioni ed, in ultimo, le attività sportive e ricreative con 306.

L’Italia, in conclusione, ottiene dalla Blue Economy un elevato potenziale di crescita:
•⁠ ⁠7.600 km di costa, secondi in Europa solo alla Grecia.
•⁠ ⁠15 Regioni che affacciano sul mare.
•⁠ ⁠22 aree protette.
•⁠ ⁠Tra i Paesi Ue più estesi, siamo i primi per il rapporto coste/superficie: 25,22 metri ogni chilometro quadrato.
•⁠ ⁠1.166 Comuni (14,8% del totale) definiti zone costiere, 645 litoranei, 521 prossimi al mare.
•⁠ ⁠34,2% della popolazione.
•⁠ ⁠354 abitanti per kmq/158 degli altri Comuni italiani.
•⁠ ⁠30,5 del valore aggiunto complessivo.

Articolo Precedente

Articolo Successivo

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *