Maratea: l'Arena Marina Protetta nel segno di Angelo Vassallo - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Maratea è una delle perle del Sud, una città che si affaccia sul mare e che ha tante particolarità. Tra queste, quella di vivere come sospesa tra tre regioni: Campania, Basilicata e Calabria. Il centro è da qualche mese amministrato dal sindaco Cesare Albanese che ha dato il via ad una serie di pregevoli iniziative. Tra esse, seppur sia il raggiungimento di un traguardo seguito da tempo, c’è l’istituzione dell’Area Marina Protetta di Maratea, il cui iter sta per concludersi. Un obiettivo che viene raggiunto e che vivrà nel segno anche di Angelo Vassallo, l’indimenticato sindaco pescatore visto dal primo cittadino Albanese come un esempio da seguire grazie ai suoi insegnamenti nella tutela del mare.

Sindaco, quella alla guida di Maratea è un’esperienza ancora giovane, ma è già possibile fare un bilancio?

“Io sono stato parte della compagine amministrativa di Domenico Cipolla dal 2014 al 2019 e quando ho deciso di candidarmi avevo le idee ben chiare. In questi primi quattro mesi abbiamo rivoluzionato un po’ quello che è tutto il territorio di Maratea: stiamo per partire con una serie importante di cantieri sul territorio di opere pubbliche che stavano per scadere o che stavano per perdere i finanziamenti. Questi lavori si vanno ad aggiungere a tutti quelli già presenti sul territorio che in parte pure abbiamo agevolato come ad esempio il bypass a Castrocucco per superare la frana, le gallerie a nord di Acquafredda, stanno partendo i lavori dell’ospedale, ci sono dei lavori importanti sui viadotti del Cristo, quindi insomma a tutto questo aggiungiamo cantieri che noi stiamo per far partire. Questo la dice lunga anche già sui primi quattro mesi di mandato sul quale è stata l’azione amministrativa”.

Maratea ha una particolarità: vive fra tre e si appoggia molto sull’ospedale di Sapri: qual è la situazione?

“Meno male che c’è Sapri. È diventato l’ospedale di riferimento per tutti i miei concittadini e per gran parte pure dei turisti a fronte dei problemi che sta vivendo l’ospedale di Lagonegro e della lontananza di Potenza, oltre che poi della chiusura degli ospedali del cosentino. Sapri è rimasto il punto di riferimento un po’ per tutti quantomeno sulle urgenze, non dico l’emergenza. Il tema della sanità è però un tema da affrontare per tutti i sindaci del territorio. C’è da ricostruire completamente il sistema sanitario. Il nosocomio di Lagonegro fa acqua da tutte le parti e questo purtroppo è un eufemismo”.

La costituzione dell’Area Marina Protetta di Maratea è ormai una realtà…

“Una bella notizia in un panorama di cose da risolvere. Al mio insediamento ho trovato l’iter istitutivo partito negli anni ‘90 molto molto avanzato e ho subito ripresi i rapporti con il Ministero, chiaramente anche per evitare che venisse calata dall’alto perché il dato era quello che l’aria Marina Costa di Maratea, come è denominata, era talmente avanzata che il ministero avrebbe continuato ma oggi molti concetti sono superati. Probabilmente avrebbe avuto un altro senso, un altro sapore, farla dieci o venti anni fa, però ancora oggi”.

Quali i principi?

“La sostenibilità, la cura del mare e della nostra biodiversità sicuramente sono cardini anche per un turismo di qualità e di eccellenza come. Era un percorso già iniziato che sicuramente porterà solo vantaggi alla nostra economia e alla nostra nautica”.

Ed è una battaglia portata avanti anche nel segno di Angelo Vassallo…

“Per me è stato veramente un piacere conoscere per caso quest’estate Dario Vassallo ed ho subito sposato la sua linea. Abbiamo organizzato, dopo una prima presentazione molto simpatica della sua favola a bordo di due pescherecci un qualcosa di più strutturato con l’aiuto di Rocco Papaleo. Siamo riusciti a portare in scena, a metà agosto e con tutto esaurito nella splendida cornice di Parco Tarantini di Maratea, una serata veramente tra le più belle dell’intera estate, quindi sicuramente l’impegno di Dario ha contribuito al risultato. Non possiamo dimenticare Angelo e il suo amore verso il mare. Dario ha esportato i suoi insegnamenti”.

L’Area Marina Protetta vivrà in autonomia?

“Sì, la forza sarà proprio l’autonomia. Se fossimo stati in area di un parco la gestione sarebbe passata a loro. La gestiremo noi e decideremo una serie di eventi ed iniziative anche in collaborazione con altri enti, ma conservando questo nostro status. L’autonomia è e sarà sempre una nostra priorità”.

Un obiettivo che può essere usato per combattere lo spopolamento…

“Insieme ad altre iniziative, certo. Ci una serie di nuove attività che potrebbero sicuramente invogliare molti ragazzi ad aprire nuove attività collegate appunto al mare, attività ricettive, escursioni in barca e chi più ne ha più ne metta. Dovremo essere noi bravi a gestire tutto questo in modo che i giovani rimangano e chi è andato via possa tornare. Sta a noi, adesso, fare in modo che non rimanga un progetto sulla carta ma una realtà vera e propria con la quale costruire solide basi per il futuro di un intero territorio e per tutti i nostri giovani. Sono fiducioso”.

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