Inaugurata XXVI edizione della Bmta - Le Cronache Attualità
Attualità Capaccio Paestum

Inaugurata XXVI edizione della Bmta

Inaugurata XXVI edizione della Bmta

Inaugurata ieri la XXVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, l’unico appuntamento di incontro tra domanda e offerta per tutte le destinazioni turistico-archeologiche a livello internazionale. “Una Borsa che si ritrova in una sola parola, glocal, perché partendo dai territori guarda al mondo – ha dichiarato il Fondatore e Direttore della BMTA Ugo Picarelli – abbiamo una presenza straordinaria delle Regioni italiane, del Ministero della Cultura con 500 mq e un’area con 50 tra incontri e laboratori, di Paesi esteri. E ancora, un ricco programma con 110 conferenze e 600 relatori. Abbiamo inaugurato con il Segretario Generale del Ministero del Turismo e la presentazione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. La Borsa – prosegue Picarelli – fa sistema con questa capacità di essere un grande contenitore con tante sezioni, quali ArcheoVirtual la Mostra di Archeologia Virtuale al Museo Archeologico, ArcheoLavoro per presentare l’offerta formativa ai giovani, ArcheoIncoming per presentare le destinazioni e gli itinerari, il Workshop con i Buyer europei selezionati dall’Enit per dare un’opportunità agli operatori turistici e culturali di presentare la propria offerta. Il pubblico della Borsa è composto da grandi appassionati, tra cui i tanti volontari e soci di Archeoclub, Gruppi Archeologici, Touring Club, Legambiente, Fai, ciascuno con uno spazio espositivo all’interno della nostra location, lo straordinario sito di archeologia industriale dell’ex Tabacchificio Cafasso. Ci sono tutti gli elementi per rendere la BMTA straordinaria soprattutto per i contenuti non solo di turismo esperienziale ma anche per presentare una modalità di fare turismo in una chiave sostenibile”.
Al taglio del nastro hanno partecipato Felice Casucci Assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania, Tiziana D’Angelo Direttore dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia, Barbara Casagrande Segretario Generale del Ministero del Turismo, Maria Antonietta Di Filippo Vice Sindaco e Assessore all’Identità Locale del Comune di Capaccio Paestum, Pasquale Sorrentino Consigliere Provincia di Salerno con delega al Turismo, Vincenzo Cirillo Consigliere Delegato alla Promozione del Territorio della Città Metropolitana di Napoli, Giuseppe Coccorullo Presidente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Ignazio Abrignani Presidente Osservatorio Parlamentare per il Turismo, Francesco Micciché Sindaco di Agrigento, Giuseppe Parello Dirigente Coordinatore Parchi e Siti Unesco Assessorato Regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana e Presidente del Consiglio del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi.
“Torniamo sempre con grande gioia come Regione Campania alla Borsa di Paestum che è una delle fiere più importanti per il nostro incoming, in particolare per quello culturale in un luogo speciale come il Next”, ha dichiarato Felice Casucci Assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania. “Siamo qui anche per raccontare gli impegni assunti in passato e onorato realizzando una serie di iniziative come i nostri cinque atti di programmazione regionale. Abbiamo vinto tante sfide ma ne abbiamo ancora altre da affrontare, quali un coordinamento maggiore tra gli eventi che si fanno in Campania, avere un calendario unico e delle risorse dedicate che vadano nella direzione della maggiore coesione territoriale possibile. Dobbiamo inoltre recuperare molto su tutta la parte relativa all’emersione dall’opacità della ricettività e dobbiamo garantire ai tour operator dei risultati che siano però il più possibile conformi alla nostra programmazione”. “Alla BMTA raccogliamo un territorio concepito veramente su scala globale, dal Mediterraneo e oltre, creando davvero un dialogo tra diversi operatori e fruitori che afferiscono al settore del turismo per riflettere su nuove strategie e cercare di creare un’offerta culturale che si adatti alle esigenze sempre più diversificate di un pubblico ampio e molto particolare”, ha rimarcato Tiziana D’Angelo Direttore dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia.
“I fondi europei per la valorizzazione del patrimonio archeologico e il turismo culturale” è stato il tema della conferenza a cura del Parlamento Europeo con l’Ufficio Italia e della Commissione Europea con la Rappresentanza Italiana in collaborazione con Associazione Civita.
Carlo Corazza Direttore Ufficio Italia del PE, ha aperto i lavori rimarcando che “Parlamento e Commissione Europea sostengono la Borsa perché è un faro di eccellenza di tutta Italia” e che “cultura e turismo sono buone pratiche dal punto di vista del Parlamento e l’utilizzo dei fondi in questi settori è una storia di successo. Le risorse senza precedenti del PNRR però poi finiranno mentre la sfida di rilanciare competitività attraverso l’industria culturale è ancora aperta e il tema del nuovo debito comune sarà il tema della nuova legislatura europea”. “Fare sistema è fondamentale per due obiettivi – ha detto Barbara Casagrande Segretario Generale del Ministero del Turismo, ripercorrendo il lavoro fatto per costruire una visione unitaria tra le Regioni – delocalizzare, invitando i turisti a scoprire destinazioni di nicchia e conoscere la vera realtà che rispecchia lo stile di vita dell’Italia, e destagionalizzare, puntando all’esperienza turistica di visitatori come quelli della terza età che non hanno esigenze legate a calendari lavorativi o scolastici”. Di necessario “partneriato per coinvolgere i privati nella gestione dei progetti finanziati con risorse europee sennò ogni intervento rischia di rimanere una cattedrale nel deserto” ha parlato Angelantonio Orlando Direttore Generale Unità di Missione per il PNRR Ministero della Cultura nel ripercorrere quanto fatto ad oggi con i 4 miliardi e duecento milioni di euro del Piano destinati alla cultura. “Con queste risorse il Ministero ha voluto toccare tutte le anime delle sue competenze, a partire dal dare una fruizione più ampia con 500 milioni investiti per la digitalizzazione del patrimonio, e dedicando anche attenzione al patrimonio diffuso, con 300 milioni destinati a parchi e giardini storici. Abbiamo speso il 30 per cento delle risorse, per grossa fetta destinata agli enti territoriali, e la criticità maggiore riscontrata è stata proprio quella di istruire i soggetti attuatori”.
“Cambiare i paradigmi per innescare un meccanismo virtuoso e utilizzare questi fondi per inserire i beni culturali in un circuito di turismo sostenibile” è quanto auspicato da Vittorio Messina Presidente Assoturismo Confesercenti, mentre a ricordare il punto debole delle riforme mancate legate al Pnrr è stato Renzo Iorio Vice Presidente Vicario Federturismo Confindustria.
Anche l’Unione Europea dedica una particolare attenzione ai più piccoli, con una mappa concettuale colorata e divertente; il motto è “unità nella diversità”, con un occhio particolare all’ambiente, tema caldo per i giovanissimi.
Solo in Italia sono presenti 4.416 luoghi del patrimonio culturale di cui 53 sono siti Unesco di interesse storico e archeologico. Nel Salone espositivo di cinquemila metri quadrati, gli stand delle regioni italiane mettono in primo piano le loro proposte addirittura per l’anno scolastico 2024-2025, come il Trentino Alto Adige, con Rovereto, Vallagarina e monte Baldo, le degustazioni olfattive nella sala degli alambicchi delle distillerie e poi i castelli, la visita quiz nel centro storico di Ala, accompagnati da figuranti in costume, ma anche la passeggiata sulle tracce della grande guerra. La Valle d’Aosta propone i prodotti della tradizione, dal latte al vino, passando per l’orto e la filiera del miele. La Toscana all’ombra degli Etruschi è un album da colorare, i testi sono di Francesca Petrucci e le illustrazioni di Daniela Sbrana; scritto in italiano e in inglese, alla fine propone un test sulle opere colorate. E ancora tanti viaggi studio dei Gruppi Archeologici; quello romano propone quattro serie fino al 1927, la Grecia, la Turchia, l’Africa romana e l’Europa romana, da Aosta, a Vienna, Lione, Parigi; i campi junior prevedono residenze d’eccezione. Al Sud, Educampania prova ad appassionare i bambini alla professione di archeologo, mentre il Mercato pompeiano racconta la dispensa e la cucina nei secoli. Gli acquerelli di Andrea Angelucci illustrano i siti della provincia di Salerno in un fumetto pregiato, mentre il quaderno “Antica oasi” di Paestum è un intero seminario che i bambini possono vivere come un gioco. Offerta ricca dalla Puglia: l’Alca Maglie propone il Museo per la scuola, quello di “Decio De Lorentis” di paleontologia e paletnologia; con la macchina del tempo i più piccoli possono incontrare l’uomo preistorico a cui fare ogni tipo di domanda sulla vita quotidiana della sua epoca. Non manca il museo del confetto di Andria. Vero o falso, domanda il libricino del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria: “Sono dipinto in una grotta? Mi chiamo Bos Primigenius?” e poi i Pinakes, quadretti, sono tavolette votive di terracotta su cui è presente, in bassorilievo, una sequenza di immagini legate al mito di Persefone. Infine, le grandi isole, la Sicilia con i suoi sapori che guidano verso i siti archeologici come in un gioco di degustazione e conoscenza, e la Sardegna chiude un lungo viaggio tra le necropoli neolitiche e sui siti dei suggestivi Giganti e della torre spagnola, nel Museo Civico di Cabras. Non mancano, oltre ai laboratori tradizionali, le piattaforme per i siti web immersivi, gli info point virtuali, le riprese, l’interazione sui social, materia viva per i bimbi, che si muovono tra gli stand con tutta la naturalezza e la competenza di chi è in terra conosciuta.

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