Il futuro dell’Italia secondo Alessia Potecchi - Le Cronache Spettacolo e Cultura
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Il futuro dell’Italia secondo Alessia Potecchi

Il futuro dell’Italia secondo Alessia Potecchi

Di Olga Chieffi

Questo pomeriggio, alle ore 15, presso la Sala dall’Istituto di Santa Maria in Aquiro in Piazza Capranica a Roma, verrà presentato il libro di Alessia Potecchi “Protagonisti delle sfide che ci attendono”. Insieme all’autrice saranno presenti Dario Parrini, senatore Pd e Vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali; Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli; Fabio Ortolani, già segretario confederale Uil ed ex componente Commissione di Vigilanza per i Fondi Pensioni Covip; Aldo Gentile, esperto di problemi previdenziali. Nel suo libro Alessia Potecchi, del Dipartimento Economia e Finanze del PD Nazionale, tratta il tema delle azioni da intraprendere per conseguire l’obiettivo di una crescita sostenibile e inclusiva affrontando al meglio le sfide poste dal cambiamento sociale e tecnologico. Sfide tali da richiedere un approccio multifattoriale e coordinato, attraverso una combinazione virtuosa di politiche economiche mirate, riforme strutturali e visione politica-strategica a lungo termine. “Nei prossimi anni – scrive nella prefazione al volume il giornalista Paolo Brambilla – l’Italia dovrà affrontare diverse sfide in campo economico e finanziario. Il nostro Paese ha sofferto di una crescita economica lenta rispetto alla media dell’UE negli ultimi decenni. Promuovere investimenti, innovazione e produttività sarà cruciale per accelerare la crescita. Nonostante un leggero miglioramento, rimane elevata la disoccupazione, soprattutto giovanile. Creare opportunità di lavoro di qualità è essenziale per stimolare l’economia e ridurre la fuga di giovani talenti. Con un rapporto debito/PIL tra i più alti del mondo, l’Italia deve trovare un equilibrio tra la necessità di sostenere la crescita e la riduzione del debito pubblico, rafforzando la solidità del sistema bancario e riformando il mercato del lavoro, il sistema pensionistico e la burocrazia. Occorre massimizzare l’utilizzo efficace dei fondi europei, in particolare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per sostenere la ripresa economica e le riforme strutturali. Come tutti gli altri Paesi, anche l’Italia deve affrontare la sfida della transizione verso un’economia più sostenibile, riducendo le emissioni di carbonio e investendo in energie rinnovabili, pur garantendo la competitività delle imprese. Tutti questi punti, e molti altri, sono affrontati con competenza da Alessia Potecchi in questo breve saggio. Affrontare queste sfide richiederà una combinazione di politiche economiche mirate, riforme strutturali e una visione strategica a lungo termine. Solo attraverso un approccio coordinato e concertato l’Italia potrà assicurare una crescita economica sostenibile e inclusiva. Non tutti i partiti politici in Italia oggi stanno remando nella stessa direzione. Le loro posizioni sulle sfide economiche e finanziarie variano significativamente, riflettendo logicamente le loro diverse ideologie e priorità: ma occorre trovare un’intesa per il bene del nostro Paese. Nonostante le differenze ideologiche e le specifiche proposte politiche, ci sono alcuni punti di contatto nelle politiche economiche. Tutti concordano sulla necessità di investire in infrastrutture per stimolare la crescita economica e migliorare la competitività del Paese. Questi investimenti includono sia le infrastrutture tradizionali (strade, ferrovie, ponti) sia le infrastrutture digitali. Tutti riconoscono l’importanza di sostenere le imprese italiane. Le misure proposte includono incentivi fiscali, riduzione della burocrazia, e sostegno all’innovazione con un forte accento sulla digitalizzazione e l’innovazione tecnologica come leve per la crescita economica futura. Tutti esprimono supporto per una transizione ecologica che sia compatibile con la crescita economica e condividono l’idea che sia necessario rendere la pubblica amministrazione più efficiente e meno burocratica. Tutti concordano sull’importanza di utilizzare in modo efficace i fondi europei, in particolare quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per promuovere la crescita economica, le riforme strutturali e la transizione ecologica. Questi punti di contatto indicano che, nonostante le divergenze su molte questioni, esistono aree comuni in cui è possibile trovare un consenso trasversale per affrontare le principali sfide economiche del Paese”.