Coscioni, confermato il divieto di dimora - Le Cronache Ultimora
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Coscioni, confermato il divieto di dimora

Coscioni, confermato il divieto di dimora

Confermato il divieto di dimora per Enrico Coscioni, responsabile del dipartimento di cardiochirurgia dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno. È quanto ha stabilito dal Gip del Tribunale di Salerno che ha rigettato il ricorso al divieto di dimora presentato dall’avvocato del dottor Coscioni. Il legale ha già annunciato che farà ricorso al tribunale del Riesame ma anche in questo caso potrebbe essere confermato il divieto di dimora. Per Coscioni è scattato il divieto di dimora a Salerno dopo che, sospeso lo scorso marzo, avrebbe continuato ad esercitare la professione medica. Così, il 19 settembre l’inasprimento della pena: i arabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di dimora disposta dal gip su richiesta della Procura guidata dal procuratore Giuseppe Borrelli nei confronti di Enrico Coscioni, Direttore del Dipartimento di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Coscioni è stato consigliere politico per la sanità del governatore della Campania Vincenzo De Luca. L’ordinanza è stata disposta in aggravamento ed in cumulo alla precedente misura interdittiva del divieto di esercizio della professione medica e delle attività ad essa inerenti alla quale Coscioni era stato sottoposto il 6 marzo scorso insieme ad altri componenti della sua equipe cardio-chirurgica in relazione alla vicenda concernente il decesso di Umberto Maddolo in occasione dell’intervento chirurgico di sostituzione valvolare aortica con bioprotesi e rivasolarizgarione coronarica cui era stato sottoposto il 20 dicembre 2021 presso il reparto di cardiochirurgia nonché alle connesse omissioni del report cardiochirurgico avente ad oggetto l’intervento eseguito sul paziente. Di recente, Coscioni è stato nuovamente avvistato nel parcheggio del Ruggi e i video sono stati inviati in Procura ma secondo quanto emerso quell’occasione sarebbe stata autorizzata dagli organi competenti. er.no