Nocera. Schiacciato da un camion, morì a 16 anni. 3 indagati - Le Cronache Giudiziaria
Giudiziaria Nocera Inferiore

Nocera. Schiacciato da un camion, morì a 16 anni. 3 indagati

Nocera. Schiacciato da un camion, morì a 16 anni. 3 indagati

Nocera Inferiore/Castel San Giorgio. Tre indagati, tra cui l’amico minorenne, ai quali viene contestato l’omicidio stradale nell’inchiesta sul decesso del 16enne residente a Castel San Giorgio Francesco Pontone che perse la vita in un tragico incidente a Cava de’ Tirreni prima dell’estate. La procura nocerina chiude le indagini sul 74enne nocerino che, provenendo dal lato opposto, non si fermò nel momento in cui lo scooter – guidato da due ragazzi – tentò di sorpassare il mezzo che era alla loro destra. La ruota del mezzo pesante schiacciò mortalmente il 16enne. E poi una un’altra persona, ferma in auto, in sosta vietata, proprio sul bordo della strada. I comportamenti dei due indagati, in sostanza, avrebbero ristretto lo spazio di circolazione, risultando determinanti per il sinistro mortale. Il giovane alla guida dello scooter, amico della vittima, è a sua volta indagato dalla procura dei Minori a Salerno. Anche per lui l’accusa è di omicidio stradale. Era di sera, quando lo scooter condotto da C.D.M. con a bordo Pontone, stava percorrendo via XXV Luglio in direzione Nocera Inferiore. Alcuni metri dopo la stazione ferrovia i due giovanissimi avrebbero urtato una vettura condotta da un anziano che si era accentrato sulla corsia per evitare l’apertura di uno sportello di un’altra vettura. Poi lo scooter scivolando verso le ruote del camion/cisterna aveva travolto Francesco. Inutili quindi i soccorsi allertati da alcuni presenti mentre il corpo del minorenne era riverso sull’asfalto già privo di vita. Per ricostruire la dinamica la procura nocerina si è affidata ad alcuni periti che, con consulenze sul posto, hanno valutato il rispetto di tutti i parametri. Proprio. l’autista del camion aveva tentato di soccorrere subito il 16enne. Ma alla vista del corpo del giovane era rimasto sotto choc. Ora la conclusione indagini, i due adulti e il minorenne hanno 20 giorni di tempo per rendere dichiarazioni ai pubblico ministero prima che i magistrati dei rispettivi tribunali (Ordinario e dei Minorenni) chieda o per tutti il giudizio.