Il caso Ruggi finisce sul tavolo dei Ministri della salute, e per la pubblica amministrazione grazie ad una interrogazione del parlamentare Cesa. . — “Si intende segnalare una serie di fatti concernenti l’ospedale Ruggi di Salerno, che sollevano gravi dubbi sulla trasparenza e sulla legalità della gestione del personale sanitario; in particolare, si fa riferimento all’incarico di direttore generale assegnato al dottor Vincenzo D’Amato, il quale risulta attualmente in pensione, così come si legge nella determina n. 20858 del 14 maggio 2024, avente ad oggetto «Collocamento a riposo per limiti di età, a far data dal 1° giugno 2024, del dipendente dottor Vincenzo D’Amato – Dirigente Medico Direttore di Struttura Complessa», preso atto che l’interessato, con nota del 13 maggio 2024 acquisita al protocollo generale al numero 97389, ha richiesto il collocamento a riposo per raggiunti limiti di età a decorrere dal prossimo 1° giugno 2024; l’avviso pubblico per la scelta del direttore generale stabilisce chiaramente che uno dei requisiti per ricoprire la posizione di direttore generale è che il candidato non debba trovarsi in quiescenza. Nonostante ciò, il dottor D’Amato è stato nominato, suscitando legittime preoccupazioni sulla legittimità di tale decisione, e sull’adeguatezza delle pratiche adottate dalla direzione dell’ospedale; inoltre, è emerso che presso il medesimo ospedale continua a prestare servizio il dottor Coscioni, il quale, malgrado sia stato sospeso dalla professione e sottoposto a un’ordinanza restrittiva che gli vieta la dimora nel comune di Salerno, avrebbe continuato a esercitare la sua professione; questi eventi pongono seri interrogativi non solo sulla gestione interna dell’ospedale, ma anche sulla vigilanza e sul rispetto delle normative vigenti da parte dei rappresentanti della direzione; si ricorda che, per effetto dell’articolo 1 del decreto legislativo n. 171 del 2016, recante l’attuazione della delega in materia di dirigenza sanitaria, presso il Ministero della salute è stato istituito l’elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Servizio sanitario nazionale, aggiornato con cadenza biennale, alimentato con procedure informatizzate e pubblicato sul sito internet del Ministero della salute –: se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano adottare affinché siano pienamente rispettati i criteri per la nomina ad incarichi di particolare rilevanza per la tutela della salute dei pazienti, in particolare a fronte dell’operato di personale sanitario sospeso o sottoposto ad ordinanze restrittive;quali iniziative di competenza intendano adottare affinché, nell’ambito delle nomine dirigenziali nelle strutture sanitarie pubbliche, vengano effettivamente applicate le disposizioni vigenti in materia di elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale, se del caso anche valutando l’adozione di specifiche linee guida volte ad evitare il ripetersi in futuro di situazione come quella descritta in premessa.
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