Poste italiane, progetto Polis: Salerno prima al Sud per numero di uffici digitali - Le Cronache Salerno
Salerno Campania

Poste italiane, progetto Polis: Salerno prima al Sud per numero di uffici digitali

Poste italiane, progetto Polis: Salerno prima al Sud per numero di uffici digitali

A poco più di un anno dalla partenza del progetto Polis, ideato da Poste Italiane per fare degli uffici postali nei comuni con meno di 15.000 abitanti la Casa dei servizi digitali, procede spedita l’iniziativa che punta a rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione in 7.000 uffici postali dei piccoli centri in Italia, 1493 dei quali al Sud Italia. È la Campania, con 465 uffici interessati da Polis, a guidare questa rivoluzione che promette di avere un impatto positivo sull’attività quotidiana delle amministrazioni e dei cittadini, sull’economia e sull’ambiente, seguita dalla Calabria (387 uffici), Sicilia (325), Puglia (190) e Basilicata (126). E in Campania a fare la parte del leone è la provincia di Salerno, prima al Sud con Cosenza per numero di interventi previsti: 142. I risultati sulla vita quotidiana dei cittadini si annunciano importanti: l’iniziativa, infatti, coinvolge il 90% dei Comuni della provincia di Salerno e avrà impatto su quasi 1 milione di abitanti. Ad oggi sono già 460 le sedi postali del Meridione completamente riqualificate (150 in Campania, 135 in Calabria, 115 in Sicilia, 31 in Puglia e 29 in Basilicata), di cui 55 si trovano nella provincia di Salerno, che guadagna così anche il primato dei lavori conclusi: oltre un terzo degli uffici postali della provincia coinvolti nel progetto, dunque, sono già operativi con i nuovi servizi. Salerno è dunque la provincia del Sud con il maggior numero di cantieri Polis previsti (142 in tutto) e conclusi (ad oggi, 55, appunto). Tra gli interventi effettuati, il rinnovo dell’impianto di illuminazione, lavori di tinteggiatura, nuovi arredi, postazioni ergonomiche e ribassate per andare incontro alle esigenze della clientela. Nato con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del nostro Paese, superando il digital divide e sostenendo il rilancio delle comunità periferiche con il recapito “a domicilio” dei servizi della pubblica amministrazione, il progetto, finanziato con i fondi nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr, permetterà entro il 2026 a Poste Italiane di creare veri e propri sportelli unici di prossimità, migliorando la qualità della vita dei cittadini e sgravando al tempo stesso le amministrazioni da onerosi carichi di lavoro e l’ambiente dalle emissioni di CO2 effetto degli spostamenti. Con Polis, infatti, è possibile richiedere a pochi passi da casa i servizi INPS per i pensionati quali il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico. E’ inoltre già fruibile il servizio “Atti di Volontaria Giurisdizione” con la possibilità di presentare le istanze di “Nomina Amministratore di Sostegno” e “Rendicontazione Stato Patrimoniale Assistito”, secondo quanto contenuto nella convenzione firmata fra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero della Giustizia e Poste Italiane, quale soggetto attuatore. Oltre ai certificati pensionistici e giudiziari sarà gradualmente possibile ottenere anche certificati anagrafici e di stato civile, e a breve sarà possibile richiedere il passaporto, la carta d’identità elettronica e numerosi altri servizi che si aggiungono a quelli già offerti tradizionalmente dagli uffici postali. Un notevole risparmio in termini di tempo, costi e relativo impatto ambientale per gli abitanti, ad esempio, di San Mauro Cilento o Tramonti, che oggi devono percorrere rispettivamente 90 e quasi 40 chilometri per raggiungere la questura di Salerno dove richiedere, con un appuntamento a distanza di mesi, il passaporto. Negli uffici postali della provincia di Salerno lavorano circa 1150 persone con una presenza femminile del 48% e un’età media di circa 40 anni: dal 2020 ad oggi, l’età media in azienda si è abbassata di ben 4 anni. Poste Italiane vuole continuare ad offrire valore aggiunto al servizio dei cittadini e delle comunità locali, nell’affrontare le nuove sfide che emergono in un contesto sempre più digitalizzato e mutevole.