Villani: Sì Pd-M5S ma serve dialogo - Le Cronache Attualità
Attualità Campania

Villani: Sì Pd-M5S ma serve dialogo

Villani: Sì Pd-M5S ma serve dialogo

di Erika Noschese

 

 

«L’ipotesi di un campo largo Pd-M5S una strada da esplorare seriamente dopo le elezioni europee, uno schema potrebbe essere cruciale per costruire un’alternativa solida al governo Meloni e per il futuro politico del Paese». Parla così Viriginia Villani, coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle in merito all’ipotesi, oggi un po’ più concreta, di costruire un’ampia alleanza che possa essere alternativa al centrodestra. Intanto, i pentastellati si preparano ad un appuntamento molto atteso: l’assemblea costituente che getta le basi per un nuovo percorso.

Onorevole Villani, il M5S sta portando avanti la campagna referendaria contro l’autonomia differenziata. Quali sono i timori rispetto alla legge Calderoli?

«Il disegno di legge 86, recentemente approvato in Parlamento, rappresenta una vera sciagura per il nostro Paese, perché cristallizzerà i divari e le disuguaglianze tra Nord e Sud, sia in termini di servizi che di sviluppo economico e sociale. Non è accettabile che le regioni con un residuo fiscale maggiore, e quindi più ricche, possano offrire ai propri cittadini servizi di qualità superiore, mentre le regioni con minor residuo fiscale saranno costrette a fornire servizi di qualità inferiore. Stiamo parlando di sanità, istruzione, lavoro, trasporti, ambiente—diritti civili e sociali fondamentali che riguardano la vita quotidiana di ciascuno di noi. È inammissibile che, per legge, i diritti dei cittadini dipendano dalla loro regione di residenza. Un bambino nato al Sud deve avere gli stessi diritti e opportunità di un bambino nato al Nord. Non possiamo accettare l’esistenza di cittadini di serie A e cittadini di serie B. Questo è contrario al concetto di solidarietà che è alla base della nostra Costituzione, che impone allo Stato l’obbligo di intervenire nelle aree più svantaggiate per colmare i divari nei servizi essenziali. Ma sapete quanti fondi sono stati stanziati per l’autonomia differenziata? Zero. La legge Calderoli prevede che l’autonomia si realizzi a invarianza di bilancio. Questo significa dire addio alla perequazione, alla solidarietà, ai diritti fondamentali, e al principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione. Ecco perché ci stiamo impegnando nella raccolta firme: per difendere i valori del nostro Tricolore, la nostra Costituzione, e per combattere per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza di tutti i cittadini, ovunque siano nati e ovunque vivano».

All’interno del Movimento sembra esserci uno scontro interno tra il presidente Conte e il fondatore Grillo. Cosa succede? Da che parte si schiera?

«Non è certo la prima volta che Beppe Grillo e il nostro Presidente Conte hanno opinioni diverse o scambi di battute sul futuro del Movimento. Tuttavia, ciò che conta davvero è che, nonostante le differenze, riescano sempre a trovare una sintesi e una visione comune. Entrambi lavorano per il bene della collettività pentastellata e hanno dimostrato più volte di saper coniugare l’interesse del Movimento con le istanze rivoluzionarie e progressiste che emergono dal confronto con la base. Non vedo la necessità di schierarsi con l’uno o con l’altro in questa situazione. Il Movimento 5 Stelle è una forza politica in evoluzione, e questo dibattito riflette la sua crescita. Personalmente, guardo con grande interesse all’idea di democrazia partecipativa che sarà al centro della nostra Assemblea Costituente, e mi rassicura sapere che tutta la comunità sarà coinvolta nel plasmare il futuro del Movimento. Un principio in cui credo fermamente è il limite ai mandati. Ogni eletto sa bene che il suo mandato è un servizio temporaneo alla collettività. La politica, per noi, è un servizio, non una carriera. Sono convinta che troveremo una soluzione su questo tema, riuscendo a immaginare e realizzare ciò che per altri sembra impossibile, inclusa una nuova modalità per valorizzare le competenze acquisite, continuando a servire la comunità, anche fuori dalle istituzioni».

Regionali, come si schiererà il Movimento 5 Stelle?

«Il nostro Movimento 5 Stelle è parte integrante di un ampio fronte di forze progressiste impegnate a cambiare il Paese. La nostra azione si fonda su temi per noi irrinunciabili: lavoro, ambiente, legalità, transizione ecologica e digitale, tutela dei beni comuni, e un welfare sanitario e sociale garantito per tutti. Saremo sempre dalla parte dei più deboli e cercheremo alleanze con quelle forze del campo progressista che condividono i nostri valori e parlano la nostra stessa lingua. È su queste basi che affronteremo le prossime elezioni regionali, mantenendo fede ai nostri principi e cercando di costruire un futuro migliore per tutti i cittadini».

Crede nell’ipotesi di un campo largo Pd-M5S?

«Credo che l’ipotesi di un campo largo Pd-M5S sia una strada da esplorare seriamente dopo le elezioni europee. Questo schema potrebbe essere cruciale per costruire un’alternativa solida al governo Meloni e per il futuro politico del Paese. Naturalmente, l’alleanza deve basarsi su fondamenta programmatiche serie e condivise, che riflettano i valori e le priorità di entrambe le forze politiche. Un campo largo, per avere successo, deve essere rappresentato da persone capaci di portare avanti in modo efficace i programmi elettorali. Questo è l’approccio che abbiamo adottato in contesti come la Sardegna con Todde o a Foggia, anche se con esiti diversi. È un percorso che richiede dialogo e collaborazione, ma che può portare a risultati importanti se costruito su basi solide e su un obiettivo comune: offrire un’alternativa credibile e vincente al governo attuale».

Persano, un disastro ambientale annunciato…

«L’incendio che ha devastato le ecoballe nell’area militare di Persano è un tragico esempio di disastro ambientale annunciato, che si sarebbe potuto e dovuto evitare. Per mesi abbiamo sollecitato la Giunta regionale a rimuovere i rifiuti provenienti dalla Tunisia, poiché stoccati in un’area di altissimo valore naturalistico, l’oasi WWF di Persano, riconosciuta come «Zona Umida» di rilevanza nazionale. Purtroppo, le nostre ripetute richieste sono rimaste inascoltate. Come forza politica, ci siamo attivati fin dall’inizio contro questa decisione, promuovendo manifestazioni, interrogazioni e atti ufficiali in Consiglio regionale. La scelta della Giunta di non intervenire tempestivamente nella rimozione dei rifiuti è risultata catastrofica, come dimostrato dall’incendio che ha causato gravi danni all’ambiente e alla salute pubblica. Ora, ci troviamo di fronte a un territorio profondamente segnato da questa vicenda, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. La nostra comunità, ancora una volta, è costretta a pagare il prezzo di decisioni sbagliate e di un’inerzia politica che non ha considerato la tutela ambientale come una priorità. È necessario, ora più che mai, un impegno concreto per bonificare l’area e prevenire ulteriori disastri, affinché tragedie simili non si ripetano».

Aeroporto, una grande occasione per il territorio…

«L’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi rappresenta una straordinaria occasione per il rilancio del nostro territorio, ma non possiamo dimenticare che questo traguardo è frutto del lavoro incessante del Movimento 5 Stelle. Per anni, l’aeroporto è stato prigioniero di politiche inconcludenti e promesse mai mantenute. È stato solo grazie all’intervento decisivo dell’ex Ministro Danilo Toninelli che siamo riusciti a sbloccare i fondi necessari per il rifacimento della pista, risolvendo finalmente una situazione che si trascinava da decenni. Il decreto interministeriale del 18 maggio 2019, seguito dalla firma del ministro dell’Economia il 12 giugno, ha permesso di ottenere la concessione definitiva al volo e avviare il bando da 40 milioni per l’allungamento della pista, fondamentale per l’operatività dell’aeroporto. Questo risultato dimostra che, con la volontà politica giusta, si possono ottenere risultati concreti e tangibili. È vergognoso che ci siano voluti decenni di immobilismo prima che il Movimento 5 Stelle riuscisse a sbloccare questa situazione. Il nostro impegno ha finalmente dato vita a un progetto che potrà rilanciare l’economia campana, promuovendo il turismo e valorizzando le bellezze delle nostre aree interne».

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