Imma Vietri: Ruggi destabilizzato da De Luca - Le Cronache Attualità
sanità Attualità

Imma Vietri: Ruggi destabilizzato da De Luca

Imma Vietri: Ruggi destabilizzato da De Luca

di Erika Noschese

 

 

“Con la riforma della Giustizia il governo Meloni ha manutenuto un’altra promessa fatta agli italiani”. Così l’onorevole Imma Vietri, Capogruppo Fratelli d’Italia Commissione Affari Sociali Camera dopo l’ok alla legge Nordio. La deputata salernitana sta attenzionando anche le questioni relative al Ruggi d’Aragona con varie interrogazioni presentate al ministro della Salute Schillaci.

Onorevole Vietri, partiamo dal dato delle Europee. Un risultato importante per Fratelli d’Italia…

“Fratelli d’Italia si è confermata la prima forza politica del Paese ottenendo un risultato anche migliore rispetto alle elezioni politiche del 2022. Gli italiani hanno rinnovato in massa la loro fiducia nei confronti del Presidente Meloni, che ha ottenuto un risultato bulgaro a livello nazionale (con 2 milioni e 200mila preferenze ed oltre) e nella sola Circoscrizione Italia Meridionale con più di 546 mila preferenze. Dopo di lei è arrivato Alberico Gambino, da sempre punto di riferimento di FdI sul territorio, con oltre 92 mila preferenze, il quale vanta una lunga esperienza amministrativa e politica. Quella di Alberico è stata una vittoria importantissima, frutto di un grande lavoro di squadra e di un forte radicamento territoriale del nostro partito, portato avanti negli anni con tenacia e passione dal Vice Ministro agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli. Un forte plauso va anche al lavoro capillare condotto da tutta la classe dirigente di FdI (militanti, dirigenti di partito, amministratori locali, parlamentari), che ha consentito al nostro partito di essere il più votato in provincia di Salerno con il 27,41% di consensi, superando il Pd deluchiano fermatosi al 21,42% e anche il M5S che non è andato oltre il 14,61%. Dalle urne è arrivato, dunque, un chiaro segnale di cambiamento e un nuovo attestato di fiducia nei confronti di FdI”.

⁠Dal governo nazionale stanno arrivano i Fondi di Coesione destinati alla Campania.

“Il Governo Meloni mantiene sempre la parola data ai cittadini e continua ad investire nel nostro territorio, al di là delle commedie di De Luca. Il Cipess ha deliberato lo sblocco di 388,5 milioni del Fondo Sviluppo e Coesione 2021, per permettere ai Comuni della Campania di completare gli interventi non conclusi entro il 31 dicembre 2023. L’assegnazione di queste nuove risorse si aggiunge ai precedenti interventi del Governo Meloni a sostegno dei territori della Regione Campania attraverso il Fondo di sviluppo e coesione (FSC) 2021-2027: con il decreto-legge 7 maggio 2024, convertito in legge dal Parlamento lo scorso 4 luglio, è stata disposta l’assegnazione di 1.218 milioni di euro per il risanamento di Bagnoli: nei giorni scorsi la Presidente Meloni ha firmato, proprio a Napoli, il protocollo d’intesa per avviare l’operazione di bonifica e rigenerazione urbana più grande d’Europa). Inoltre, con il decreto-legge 2 luglio 2024, sono stati assegnati ulteriori 420 milioni di euro per interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza bradisismo nell’area Flegrea, di cui 207 milioni di euro a valere sulle risorse del Fsc per le amministrazioni centrali e 206 milioni di euro sulla quota di Fsc della Campania. Nel complesso si tratta di oltre 1,8 miliardi di euro. E questo è soltanto il primo passo”.

⁠Ma il presidente De Luca continua a lamentarsi…

“La verità è che il governatore vorrebbe gestire autonomamente risorse non sue. Le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione che il Governo ha deciso di imputare alle Regioni non sono risorse ‘della Regione’, come strumentalmente e ripetutamente sostenuto da De Luca, ma sono risorse nazionali che il Governo Meloni ha deciso di destinare alle Regioni. La responsabilità della programmazione e assegnazione delle risorse FSC, pertanto, spetta per legge al Governo trattandosi di fondi provenienti dal Bilancio dello Stato. Sono risorse fondamentali per coprire il fabbisogno di investimenti soprattutto al Sud. Per questo la scelta delle priorità da finanziare deve essere attentamente ponderata e condivisa a diversi livelli. Insomma, non sono più ammessi sprechi o finanziamenti a pioggia senza criterio. Il Ministro Fitto ha garantito che la Regione Campania avrà nei modi e nei tempi giusti ciò che le spetta”.

Come si sta preparando il partito a livello campano in vista delle prossime elezioni regionali?

“Il partito, sotto la guida del commissario regionale Antonio Iannone, è al lavoro per mettere in campo una proposta politica chiara, coerente e condivisa per rappresentare, come Fratelli d’Italia e centrodestra unito, una credibile alternativa al malgoverno di De Luca e del Pd. Noi, come FdI, faremo la nostra parte. D’altronde, com’è emerso anche dalle elezioni europee, siamo il primo partito del centrodestra in Campania con il 19,41% e la nostra leader Giorgia Meloni è stata la più votata nella nostra regione con 177.999 preferenze”.

Legge Nordio, una riforma necessaria…

“Il Governo Meloni ha mantenuto un’altra promessa fatta agli italiani. Le nuove norme prevedono, tra le varie misure adottate, l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio (attesa soprattutto da tanti amministratori locali, al di là del partito di appartenenza), limitazioni all’abuso delle intercettazioni, l’inappellabilità delle sentenze di assoluzione per una serie di reati, e rafforzano le garanzie per i destinatari delle misure cautelari attraverso l’interrogatorio preventivo. Un ringraziamento doveroso va al Ministro Nordio per il lavoro portato avanti con coraggio e determinazione in questi mesi. Questa riforma rappresenta davvero una svolta storica, che pone finalmente un argine alle tante distorsioni del nostro sistema giudiziario, a tutela dei cittadini e dei principi di civiltà giuridica”

Sanità, ancora gravi carenze dal Ruggi d’Aragona.

“Il Ruggi è stato completamente destabilizzato per colpa di una gestione fallimentare da parte di De Luca e dei suoi nominati. La Torre Cardiologica, che era un fiore all’occhiello, si sta a mano a mano svuotando con eccellenze mediche che stanno andando altrove, persino fuori regione, perché qui non vengono valorizzate; per non parlare delle lunghissime liste d’attesa con le visite urgenti, che dovrebbero essere eseguite entro un margine di tre giorni, spesso – secondo gli ultimi dati riguardanti il Ruggi e l’Asl Salerno – vengono erogate sforando le canoniche 72 ore. Ma non è tutto: in alcuni casi le attese per esami da eseguire entro poche ore si dilatano fino a diversi mesi, lasciando gli utenti in un limbo che può compromettere la loro salute. Per non parlare delle croniche criticità che riguardano, ormai da anni, il pronto soccorso. Il sistema sanitario salernitano e campano è al collasso. E De Luca, che lo gestisce da nove anni, è il primo responsabile politico di questa grave situazione. Di recente, anche la Fondazione Gimbe, analizzando i dati del Ministero della Salute, ha collocato la Campania al 15esimo posto in Italia per le cure territoriali dando un giudizio ‘insufficiente’. Un ulteriore dato negativo che si aggiunge ai precedenti”.

Il Governo nazionale cosa sta facendo per la Sanità?

“Con il Governo Meloni, grazie al grande impegno del Ministro della Salute Orazio Schillaci, si sta iniziando a voltare pagina con investimenti concreti per il settore. Con la legge di bilancio 2024 sono stati destinati 11,2 miliardi di euro in più al fondo sanitario. Per questo parliamo di 3 miliardi di euro in più che si aggiungono ai 2,3 già stanziati con la legge di bilancio 2023. In tutto 5,3 miliardi per il solo 2024; per il 2025 sono previsti 4 miliardi di euro in più che si aggiungono ai 2,6 miliardi già stanziati; per il 2026 4,2 miliardi di euro in più che si aggiungono ai 2,6 miliardi già stanziati. Per il rinnovo contrattuale del personale del SSN sono stati investiti 2,4 miliardi di euro. Inoltre, proprio in questi giorni, è in corso di approvazione, in Parlamento, il Decreto legge per ridurre i tempi delle liste di attesa. Il via libera definitivo è atteso alla Camera la prossima settimana. Questo Governo, per la prima volta, sta intervenendo in modo concreto per rafforzare la capacità del servizio sanitario di erogare le cure nei tempi giusti, chiamando in causa tutti gli attori in campo. L’approvazione definitiva dei provvedimenti compresi nel Decreto segnerà un vero cambio di passo in un’ottica di maggiore e efficienza e tutela del diritto alla salute dei cittadini”.

 

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *