È stata depositata ieri mattina l’interrogazione parlamentare annunciata dal vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati, l’onorevole Pino Bicchielli per far luce, ancora una volta, sul disastro economico e finanziario del Comune di Salerno e sulla situazione del Consorzio Farmaceutico. Nella sua interrogazione, l’onorevole Bicchielli si rivolge al ministro dell’Economia e delle Finanze e al Ministro dell’Interno per chiedere loro «come intendano agire, per quanto di competenza dei propri dicasteri, al fine di tutelare i cittadini del Comune di Salerno e fare luce sulle problematiche del consorzio farmaceutico e del bilancio del Comune di Salerno». Il deputato ha ricordato che tra il 2019 ed il 2020, il Consorzio ha subito un ridimensionamento dovuto all’uscita dei Comuni di Scafati e Cava dei Tirreni, che ha comportato una ripartizione delle quote ai Comuni restanti facendo arrivare il Comune di Salerno al 33,33% delle quote rispetto al 16% di partenza e il bilancio del Consorzio si è mostrato negli anni sempre più complesso delineando anche delle voci non idonee. Nello specifico, il deputato salernitano fa riferimento alla bozza di bilancio del 2022 da cui emerge la perdita di esercizio di 11 milioni e 300 mila euro a causa di sopravvenienze passive, nonché di una sovrastima del bilancio negli anni passati, inoltre vengono vantati crediti per un valore di 230 mila euro verso “Tancredi” soggetto non individuabile, nonché 6 milioni di euro di debiti con i fornitori, ed 11 milioni di debiti tributari. «Il Comune di Salerno versa in una condizione di pre-dissesto dovuto anche ad una cattiva gestione della cosa pubblica, condizione che la fuoriuscita dal consorzio farmaceutico andrebbe ad aggravare – ha chiarito l’onorevole Bicchielli nella sua interrogazione – Il Comune di Salerno, infatti, ha approvato il bilancio di previsione 2024-2025 ed il consuntivo del 2023 senza un apparente richiamo ai risultati del consorzio». «Come annunciato, abbiamo presentato l’interrogazione ai ministri Giorgetti e Piantedosi affinché facciano luce sulla situazione economica dell’ente. Ci troviamo dinanzi ad una situazione preoccupante che non lascia spazio a dubbi e interpretazioni ma chi dovrebbe dare spiegazioni ai cittadini continua a scegliere la strada del silenzio, è inaccettabile – ha detto il deputato salernitano – Dal governo nazionale, lo voglio ribadire, grande attenzione al sud, ai territori e alla nostra città. Andiamo avanti per dare finalmente risposte chiare ai salernitani che oggi pretendono, giustamente, trasparenza, serietà e correttezza». Intanto, si accende lo scontro interno all’opposizione: ieri mattina, il presidente della commissione Trasparenza Antonio Cammarota ha provato ad approfondire la questione. «In Commissione Bilancio ho richiesto e ottenuto che si discutesse, benché non all’ordine del giorno, del debito nei confronti del Consorzio Farmaceutico non iscritto a bilancio del Comune di Salerno – ha dichiarato l’avvocato Antonio Cammarota – Dopo ampia discussione è stato riferito che l’esposizione, benché esistente, non andava inserita nel bilancio comunale in quanto tecnicamente non debito ma ristoro”, continua Cammarota, “ovvero debito che andrà computato soltanto al momento della vendita e in quella sede andrà contabilizzato e pagato con la moneta del ricavato. Sul punto ho richiesto e ottenuto il parere dei Revisori dei Conti, per iscritto, entro dieci giorni, in mancanza convocandoli in Commissione Trasparenza». Ad intervenire è dunque il consigliere Roberto Celano che ha tirato fuori lo scandalo consorzio: «quanto riferito a Cammarota non ha nulla a che vedere con quanto da me denunciato – ha chiarito il forzista – Un conto è il debito che matura con la vendita della farmacia per la farvalue ma altro conto è l’accantonamento in virtù della perdita maturata», ha chiarito il forzista. Il capogruppo azzurro ha poi ribadito che «i bilanci sono una cosa seria. Non possono essere modificati a convenienza! La situazione contabile ufficiale protocollata al Comune di Salerno dagli amministratori del Consorzio Farmaceutico intercomunale evidenziava una perdita di circa 11,5 mln. Oggi l’assemblea dei soci ha approvato un bilancio che chiude con lieve utile. Era falsa la situazione contabile protocollata il 18 marzo o il bilancio approvato oggi? Quando intervengono con determinazione le Istituzioni demandate al controllo?».
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