I fatti dell’altra sera che hanno visto un nigeriano andare in escandescenza presso la stazione di Battipaglia, riaccendono i riflettori su un tema molto sentito e cioè quello della sicurezza. Ad alzare sono, ancora una volta, le opposizioni che più volte hanno parlato di tale tema.
«La sicurezza in città è diventata un grave problema – dice Giuseppe Provenza – ho chiesto più volte in consiglio comunale alla sindaca e all’amministrazione tutta di disporre una maggiore presenza dei vigili urbani in città, nelle zone centrali e anche in quelle periferiche, perché la presenza della polizia locale rappresenta un notevole effetto deterrente nei confronti dei malintenzionati, oltre a dare maggiore sicurezza alla comunità. Ho proposto e anche evidenziato che si può fare – continua – basta stanziare i fondi necessari per lo straordinario e quindi avere vigili in strada dopo le ventuno: tre o quattro pattuglie che girano con immediato effetto sicurezza e deterrenza».
Per Provenza non è però tutto: «Necessaria anche una decente pubblica illuminazione – le sue parole – su questo avevo chiesto, con una mozione, un intervento urgente per aumentare pali e intensità luminosa dei nuovi LED installati, perché dove è buio e più facile delinquere, dov’è ben illuminata la zona si realizza l’effetto deterrente. Purtroppo, l’amministrazione a fine ottobre boccia la mia richiesta dato per loro la nuova illuminazione va bene. Purtroppo – attacca – siamo amministrati da incapaci e incompetenti».
Non molto diverso è il pensiero del consigliere Maurizio Mirra: «Il problema della sicurezza urbana viene affrontato, spesso, in maniera estremamente semplicistica. Bisognerebbe parlare di “sistema sicurezza”, ovvero di un insieme di iniziative, fra di loro interconnesse, che consenta di aumentare sia la sicurezza effettiva sia quella percepita. Le amministrazioni locali possono fare molto in tal senso. Oltre a promuovere il coordinamento delle forze dell’ordine presenti sul territorio e concorrere con la polizia locale, compito del Comune è implementare un sistema di videosorveglianza, connesso con le sale operative delle forze di polizia, che consenta il controllo di obiettivi sensibili, degli ingressi in città e dei punti in cui si verifichino maggiormente episodi criminosi. Non bisogna – aggiunge il rappresentante in assise comunale di Civica Mente – inoltre, trascurare l’aspetto sociale, fortemente connesso a tanti episodi di microcriminalità».
«Un rafforzamento dei servizi sociali, in collaborazione con enti pubblici e religiosi, deve costituire un necessario corollario all’attività di prevenzione e repressione dei reati, che da sola costituisce una condizione necessaria ma non sufficiente a garantire la piena sicurezza del territorio. Infine, non bisogna dimenticare che la permanenza di condizioni di abbandono e degrado urbano incentivano la commissione di reati. Pertanto, non bisogna trascurare le tante criticità legate alla mancanza di pubblica illuminazione ed alla permanenza di aree franche. Purtroppo – conclude Mitta – grazie a questa amministrazione, anche il pieno centro città è diventata un’area dove ognuno fa ciò che vuole». Tante, infine, le segnalazioni anche di micro criminalità.