Salernitana, un tesoretto dalle cessioni - Le Cronache Salernitana
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Salernitana, un tesoretto dalle cessioni

Salernitana, un tesoretto dalle cessioni

di Marco De Martino

SALERNO – Per la retrocessione in serie B, ormai, è solo questione di tempo e di aritmetica. La programmazione del futuro, però, per la Salernitana può già cominciare. Come preannunciato dal presidente Iervolino nelle sue ultime interviste, la società dell’Ippocampo dopo Pasqua avrà modo di pianificare le mosse in largo anticipo in visto del prossimo anno, quello della ripartenza dalla cadetteria. Prima, ovviamente, bisognerà ricomporre i cocci della dirigenza, designando il nuovo direttore sportivo e magari anche un direttore generale che possa prendere la pesante eredità di Walter Sabatini. Infine verrà stabilito il nome dell’allenatore che avrà il compito di indicare i calciatori su cui puntare per ripartire e tentare il ritorno immediato in serie A. Per farlo però la Salernitana dovrà necessariamente cedere i calciatori che, per motivi tecnici e soprattutto economici, non sarà possibile trattenere nella categoria inferiore. Dalla vendita dei tanti elementi che verranno messi sul mercato la Salernitana potrà ricavare quel tesoretto utile per ripianare le perdite e per finanziare il mercato della ricostruzione.
I RISCATTI La società granata ha diversi elementi in prestito che potrebbero essere riscattati a fine stagione. Flavius Daniliuc è il pezzo pregiato visto che quasi certamente verrà ingaggiato a titolo definitivo dal Red Bull Salisburgo che verserà nelle casse sociali granata la somma di 7 milioni di euro. Tutto da valutare il futuro di Matteo Lovato ed Emil Bohinen, rispettivamente in prestito al Torino ed al Genoa. I piemontesi, nonostante lo scarso impiego del difensore in questi primi mesi di militanza al Toro, potrebbero comunque riscattarlo per una cifra vicina ai 5 milioni per rimpiazzare il partente Buongiorno. Invece il norvegese in Liguria è stato impiegato con il contagocce e quasi certamente non raggiungerà il numero di presenze minime per far scattare il riscatto obbligatorio. Per lui bisognerà trovare un’altra sistemazione, quasi certamente all’estero. Discorso simile per Bonazzoli che, per il riscatto obbligatorio da parte dell’Hellas, avrebbe dovuto realizzare almeno 10 gol ma è fermo al primo ed unico segnato all’esordio a inizio stagione. La sua permanenza a Salerno è comunque molto difficile visto l’ingaggio elevatissimo che percepisce.
IL TESORETTO I calciatori dalla cui cessione la Salernitana dovrebbe ricavare il tesoretto necessario per la ricostruzione sono Lorenzo Pirola, valutato attorno ai 7 milioni di euro, Lassana Coulibaly, 4,5 milioni, Boulaye Dia, che oggi vale ‘solo’ 13 milioni, Domagoj Bradaric, 6,5 milioni, Giulio Maggiore, 3,5 milioni, Sambia, 2,5 milioni, e Loum Tchaouna, il cui valore è schizzato a 5 milioni. Se la Salernitana dovesse riuscire a piazzare questi elementi sul mercato e ad ottenere i 7 milioni dal Salisburgo per il riscatto di Daniliuc, incasserebbe quasi 50 milioni di euro. Denaro fresco che sarebbe un toccasana per il club, che tra l’altro risparmierebbe almeno altri 10 milioni da detrarre dal monte ingaggi. Questo, poi senza considerare i tanti calciatori (Ochoa, Boateng, Manolas e tutti i prestiti di gennaio) che andranno via per fine contratto.