Caso Coscioni, NM e FdI annunciano interrogazione parlamentare al ministro Schillaci - Le Cronache
Attualità

Caso Coscioni, NM e FdI annunciano interrogazione parlamentare al ministro Schillaci

Caso Coscioni, NM e FdI annunciano interrogazione parlamentare al ministro  Schillaci

Da un lato, il centrodestra che chiede verità e trasparenza e annuncia interventi seri presso il governo nazionale, dall’altro un partito del centrodestra che sembra quasi voler assicurare all’Agens la guida di Coscioni. Hanno fatto storcere un po’ il naso le parole del coordinatore regionale di Forza Italia Fulvio Martusciello che sul provvedimento di sospensione per  un anno dalla professione medica notificato dai carabinieri del Nas al Direttore del dipartimento di cardiochirurgia dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona afferma che «non ha nulla a che fare con la politica»: «Il provvedimento riguarda l’attività professionale di Coscioni e per questa ragione non ne facciamo una battaglia politica. Quanto alle dimissioni da presidente dell’Agenas è una scelta che  attiene alla sua sensibilità – ha dichiarato Martusciello – La Procura, che probabilmente farà ricorso, aveva chiesto l’interdizione poi non accolta.Non conviene a nessuno lasciare l’agenzia in uno stato di incertezza». Nel frattempo, il vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati Pino Bicchielli annuncia una interrogazione parlamentare e chiede al rettore dell’Università degli Studi di Salerno di rivedere la posizione del docente universitario: «La sospensione di Enrico Coscioni, primario dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno e direttore del Dipartimento di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, interdetto per un anno, conferma i nostri timori sui tanti casi di malasanità che si registrano presso l’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona, già al centro di una inchiesta del programma televisivo Piazza Pulita, da noi attenzionato ma senza alcun riscontro da parte dei vertici dell’azienda ospedaliera. Siamo garantisti e questo vogliamo ribadirlo ma è giusto che ora il Ruggi racconti la verità, il direttore D’Amato non può voltarsi dall’altra parte e fingere che nulla stia accadendo – dice l’onorevole Bicchielli – Tanti cittadini hanno davvero paura oggi di recarsi in pronto soccorso, temono un ricovero presso l’ospedale Ruggi e i fatti danno loro terribilmente ragione per un dramma continuo. Al primario Coscioni chiediamo, per amore di verità e trasparenza, di rassegnare le dimissioni dall’Agenas, un ente pubblico che svolge una funzione di supporto tecnico e operativo alle politiche di governo dei servizi sanitari di Stato e Regioni». E poi la richiesta indirizzata al rettore dell’Unisa: JAl rettore dell’Università degli Studi di Salerno chiediamo di valutare la posizione del docente Coscioni ed eventualmente intervenire nell’immediato. La Torre Cardiologica è stata smembrata a favore di Coscioni e De Luca conferma che per Lui il merito non esiste ma esclusivamente le politiche di parte. La città di Salerno non merita tutto questo». Il deputato salernitano ha annunciato che presenterà un’interrogazione al ministro della Salute Schillaci per verificare la posizione di Coscioni a capo dell’Agenas e fare chiarezza rispetto a questo ennesimo, tragico, episodio in cui ha perso la vita un uomo. A chiedere la sospensione dall’Agenas i parlamentari salernitani di Fratelli d’Italia, il senatore Antonio Iannone e il deputato Imma Vietri che hanno presentato una nota congiunta annunciando la volontà di presentare un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute Orazio Schillaci «per porre all’attenzione del Governo la posizione in essere del dottore Enrico Coscioni, primario dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno e direttore del Dipartimento di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, al quale è stata applicata, su disposizione della Procura di Salerno, la misura cautelare interdittiva del divieto di esercizio della professione medica per un anno, a seguito del decesso di un paziente. Nonostante il grave quadro accusatorio – sottolineano i due parlamentari di FdI – il dottore Coscioni, che tra l’altro è anche consigliere politico per la Sanità del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, continua a ricoprire la carica di presidente dell’Agenas, ente pubblico non economico di rilievo nazionale ed organo tecnico scientifico del Servizio sanitario nazionale. Per questo, chiederemo al ministro Schillaci se sussistano i presupposti per sospendere e/o rimuovere il dottore Coscioni dall’incarico, in attesa che il grave quadro indiziario ricostruito dal giudice venga accertato in giudizio». Duro anche l’attacco di Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega: «Il presunto caso di malasanità che lo ha coinvolto obbliga il professore Coscioni a farsi da parte». Il caso riguarda una garza “dimenticata” nel corpo di un paziente durante l’intervento che ne provocò il decesso. Altri provvedimenti hanno colpito quattro operatori sanitari dell’equipe di Coscioni – ha dichiarato l’ex rettore Unisa e oggi consigliere regionale – Siamo come sempre per la presunzione di innocenza. La questione però va ben oltre quello che sarà l’esito dell’inchiesta». Il consigliere regionale concentra il discorso sullo smantellamento della storica Cardiochirurgia all’ospedale di Salerno: «Ricordiamo che un’eccellenza del Ruggi, che per decenni ha fatto scuola in tutta Italia, è stata sdoppiata prima e demolita poi per far posto a Coscioni, fedelissimo del governatore De Luca di cui è stato anche consigliere per la Sanità. Lo scorso anno il professor Severino Iesu e la sua intera equipe sono stati praticamente messi alla porta, vedendosi costretti a portare altrove le loro professionalità. Una nostra battaglia che ho portato avanti come consigliere regionale, un declino di cui finora nessuno ha voluto o saputo rispondere». Come ricorda Tommasetti, «di recente il dottor Coscioni ha ricevuto l’incarico di professore a contratto nella mia Università di Salerno, con l’insegnamento che era in passato ricoperto proprio dal professor Iesu. Anche su questo occorre un immediato passo indietro, per non ledere ulteriormente la reputazione del nostro Ateneo».