Claudio Tortora: «Rapporto tra governo-regione resta un grande punto interrogativo» - Le Cronache
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Claudio Tortora: «Rapporto tra governo-regione resta un grande punto interrogativo»

Claudio Tortora: «Rapporto tra governo-regione resta un grande punto interrogativo»

di Erika Noschese
«Resta davvero un grande punto interrogativo il rapporto Governo e Regione Campania per quanto riguarda la programmazione culturale. Siamo ormai a febbraio e tutti i grandi eventi, come, il Premio Charlot, che è giunto alla sua 36° edizione, sono in attesa di avere conferme per programmare i propri appuntamenti. Ma il Governo italiano, purtroppo, fa orecchie da mercante». Lo ha detto Claudio Tortora, direttore artistico del premio Charlot che interviene in merito alla decisione del governo nazionale di non distribuire ancora i fondi tra le regioni, bloccando di fatto la programmazione. «Un mercante poco attento a tutto quanto accade nella nostra Regione che, da un po’ di anni, con il Governatore De Luca, ha stabilizzato nell’alveo della normalità, tutto quanto fa cultura con una ben precisa cadenza e regolarità. Se tutto questo viene fatto solo per mere e spregevoli mire di disfare e non di costruire, c’è poco da stare allegri. Suggerirei al Governo di riflettere su quanto vale in termini economici questa presa di posizione, quanto vale per ricaduta turistica e per coordinamento della stessa cultura, un territorio che da sempre, ha vissuto come riferimento internazionale per questo settore. Noi suggeriamo di sciogliere in tempi brevissimi questo antipatico ed irrispettoso problema – ha aggiunto Tortora – Chiediamo un segnale, una risposta in tempi brevi o saremo costretti a scendere in piazza, per manifestare contro quanto sta avvenendo. E non saremo soli. Con noi scenderanno in piazza anche tutti coloro che operano nel settore cultura e con il settore cultura: artisti, tecnici, scenotecnici, coreografi, musicisti, uffici stampa, costumisti, hostess, gestori di bar, ristoranti, alberghi, etc.
Con tanti problemi che risultano irrisolti, dobbiamo assistere a questo teatrino davvero sconcio. La politica dovrebbe essere al servizio di quel poco che ancora funziona e non andare a toccare in senso negativo, solo per un mero spirito di rivalsa. Alla Regione Campania va tutto il nostro sostegno ed a chi coordina questa vergognosa manovra tutto il nostro disappunto». Solo pochi giorni fa a far sentire il suo grido d’allarme il patron del Giffoni Film Festival Claudio Gubitosi che ha espresso la sua preoccupazione in quanto sarebbe a rischio il Giffoni Film Festival. «Questo blocco, che ovviamente mi auguro possa essere solo temporaneo, ha delle conseguenze importanti già in questa fase dell’anno. Non siamo in grado in questo momento di avviare l’apertura delle iscrizioni alle nostre giurie. Ciò significa privare migliaia di bambini e di ragazzi della possibilità di programmare il proprio viaggio a Giffoni e di porli in una condizione di incertezza rispetto ad un’esperienza che attendono con ansia tutto l’anno. Non siamo in grado di svolgere le nostre attività all’estero. Non siamo in grado di realizzare ora i nostri progetti sociali che riguardano quegli aspetti più problematici riferiti alle nuove generazioni, dal contrasto alla povertà educativa alla salute mentale. E questo in particolare lo dico con grande amarezza nel cuore», ha detto nei giorni scorsi il fondatore del Giffoni Film Festival lanciando un appello alla politica locale.