Arcigay lascia la sede di via Fasanella: «Delusi dal Comune e dalla Provincia» - Le Cronache
Salerno

Arcigay lascia la sede di via Fasanella: «Delusi dal Comune e dalla Provincia»

Arcigay lascia la sede di via Fasanella: «Delusi dal Comune e dalla Provincia»

di Erika Noschese
Arcigay Salerno lascia la sede di via Fasanella. Ad annunciarlo il presidente Rocco Del Regno che ha rassegnato le dimissioni ma non prima di attaccare il Comune di Salerno e la Provincia.
Dopo 9 anni Arcigay Salerno lascia la sede di Via Pandolfina Fasanella, concessa in convenzione dal Comune di Salerno e vandalizzata nel 2019.”Una sede senza bagno, con pavimentazione approssimativa e vistose barriere architettoniche – ha commentato Rocco Del Regno, Presidente di Arcigay Salerno – che dopo gli atti vandalici del gennaio 2019 è stata resa ancor più invivibile. Nonostante i molti appelli, le interlocuzioni, le promesse e gli incontri, nessuno ci ha dato risposte concrete. Abbiamo temporeggiato nella fiducia e nella collaborazione storica con le istituzioni locali e con le persone che si sono avvicendate nel provare a risolvere questa situazione che abbiamo ereditato. Comprendiamo l’esiguità degli spazi disponibili in città, tuttavia non possiamo pensare che l’unico presidio territoriale a tutela delle persone lgbtqia+, del benessere psicologico e della salute sessuale sia lasciato in condizioni penose». Per questo motivo come ultimo atto, Del Regno ha chiesto al Direttivo di approvare la riconsegna dello spazio al Comune di Salerno, tanto più che recenti danneggiamenti ai locali vicini ha reso la situazione definitivamente compromessa. «Ci saremmo aspettati maggiore rispetto, maggiore concretezza e vicinanza. Così non è stato e ne prendiamo atto continuando a lavorare per la comunità in altro modo», ha concluso Rocco Del Regno. Contestualmente a questa decisione, nella stessa sessione il Direttivo di Arcigay Salerno, ha preso atto delle dimissioni dello stesso Presidente che, per motivi personali e di sopraggiunti impegni, ha scelto di rimettere il mandato assunto nell’ottobre del 2022. «Una scelta dolorosa – ha commentato ancora il Presidente uscente – che non attiene a questioni associative, ma esclusivamente personali. Continuerò a dare il mio contributo come negli ultimi dieci anni ad Arcigay Salerno ed alla Organizzazione Nazionale nella qualità di Consigliere in rappresentanza del nostro territorio». Le dimissioni del Presidente aprono per il Comitato Territoriale una fase di rinnovamento in vista del Congresso Provinciale da tenersi nei prossimi mesi. Per agevolare questo percorso e per avviare interlocuzioni con la comunità lgbtqia+, la rete associativa e le forze politiche e sociali, il Direttivo uscente ha nominato Francesco Napoli, già Presidente del Comitato Territoriale e Consigliere Nazionale Arcigay, quale Commissario Interno, con l’obiettivo di avviare consultazioni e costruire un percorso di rinnovamento e di avvicinamento al Congresso Provinciale. «Saranno settimane impegnative – ha commentato Francesco Napoli – che affronto con lo stesso entusiasmo di sempre, consapevole delle difficoltà e del clima di distacco dall’associazionismo e dalla cittadinanza attiva. Tuttavia confido che l’urgenza di tenere alta l’attenzione sui temi dei diritti civili e dei diritti umani, sia sentita da molte persone soprattutto all’interno della nostra comunità lgbtqia+. Sono certo – ha proseguito Napoli – di poter confidare su solidi legami di amicizia e condivisione a partire dal Presidente uscente, dalle socie e soci di Arcigay Salerno e dal Direttivo che in questi mesi ha sviluppato strategie importanti di lavoro sul territorio e su temi sensibili a partire dalla promozione della salute sessuale, le progettualità rivolte a giovanissimi e giovani ed interventi di formazione e lavoro rivolte a persone vulnerabili della nostra comunità. Un lavoro enorme che non andrà perso ma anzi rilanciato e valorizzato – ha concluso Francesco Napoli». Intanto proseguono interlocuzioni intorno all’organizzazione del Salerno Pride che dovrebbe ritornare nel corso di quest’anno o che potrebbe essere rimandato al 2025 in favore di altre iniziative da condividere con la rete associativa territoriale che da sempre è impegnata sui temi delle uguaglianze e dei diritti.