Salernitana, ko con l'Empoli. Inzaghi con le ore contate - Le Cronache
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Salernitana, ko con l’Empoli. Inzaghi con le ore contate

Salernitana, ko con l’Empoli. Inzaghi con le ore contate

SALERNITANA-EMPOLI 1-3

Fabio Setta

SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Pierozzi (41’ Weissman), Boateng (59’ Pirola), Pellegrino; Zanoli (46’ Sambia), Maggiore (76’ Coulibaly), Basic, Bradaric; Kastanos (59’ Tchaouna), Candreva; Dia. A disposizione: Costil, Allocca, Martegani, Simy, Gomis, Ikwuemesi, Vignato, Legowski. All. Inzaghi
EMPOLI (3-4-2-1): Caprile; Bereszynski, Ismajli, Luperto; Gyasi, Grassi, Maleh (70’ Fazzini), Cacace; Zurkowski (76’ Kovalenko), Cambiaghi (78’ Cancellieri), Cerri (70’ Niang). A disposizione: Perisan, Berisha, Goglichidze, Pezzella, Shpendi, Destro, Bastoni. All. Nicola
ARBITRO: Mariani di Aprilia (Di Iorio di VCO-Palermo di Bari. IV Uomo: Zufferli di Udine. VAR: Irrati di Pistoia. Assistente VAR: Sozza di Seregno)
MARCATORI: 23’ autorete di Zanoli (E), 69’ Weissman (S), 88’ su rigore Niang (E), 94’ Cancellieri (E)
NOTE: Spettatori 18511 (quota abbonati 10958), 92 dei quali provenienti da Empoli. Ammoniti: Maleh (E), Zanoli (S), Basic (S), Bradaric (S). Calci d’angolo 4-8 per l’Empoli (3-4 pt). Fuorigioco 2-1. Recupero 3’pt, 6’st.

SALERNO – Doveva essere la partita da vincere. La finale, quella da giocarsi col cuore caldo e la testa fredda. Invece, ancora una volta, la Salernitana è naufragata allo stadio Arechi. Pagherà Inzaghi a questo punto, nell’ultimo tentativo che resta alla Salernitana, dopo la rivoluzione di gennaio di mercato, per cercare di giocarsi una salvezza che dopo questa sconfitta con l’Empoli dell’ex Nicola sembra davvero lontanissima. Se la Salernitana è e resta questa c’è poco da fare. Squadra con poche idee, lenta, macchinosa e peraltro, va detto ancora una volta neppure troppo fortunata. Il primo gol toscano è arrivato su un’autorete, poi il miracolo di Caprile, il pareggio dell’esordiente Weissman, prima del rigore di Niang nel finale. Gli episodi non hanno girato a favore della Salernitana ma non si può ridurre quanto visto all’Arechi soltanto ai meri episodi di cronaca. La Salernitana ha manifestato incapacità nel fare gioco e nel creare occasioni. Inzaghi, inevitabilmente, deve finire sul banco dei colpevoli. La squadra ha approcciato male il match con l’Empoli che ha fatto quello che voleva a centrocampo. Basic e Maggiore a centrocampo hanno a lungo girato a vuoto, rincorrendo gli avversari. Candreva e Kastanos, a volte quasi ossessivi nel cercarsi e nel non trovarsi, non si sono mai accesi. Troppo tardivi i correttivi adottati dal tecnico granata, il primo arrivato dopo l’infortunio di Pierozzi. Il ritorno in campo di Dia dal primo minuto non ha sortito l’effetto sperato, anche perché fin quando non è entrato l’attaccante israeliano ex Granada, subentrato al 41’ al posto del difensore ex Fiorentina, ha agito vanamente da prima punta, troppo solo e sempre spalle alla porta. Neppure fortunato quando su assist di Boateng ha sfiorato il palo al 38’. Nel secondo tempo con Sambia al posto dello spaesato Zanoli ed il passaggio al 4-2-3-1 la Salernitana ha provato a prendere campo, provando a sfruttare la verve dell’acerbo Tchaouna, inserito al posto di Kastanos. Troppa confusione, però, ha caratterizzato la reazione granata, di nervi più che di testa, ma sempre giocando sotto ritmo, sempre con un passaggio di troppo, senza sempre riuscire a superare una difesa dell’Empoli che non è parsa certo irreprensibile. Il pareggio di Weissman poteva essere la miccia per riaccendere la speranza, ma la Salernitana non ha avuto la forza, crollando nel finale, subendo altri due gol. La notte della riscossa e del sogno di rientrare a lottare per la salvezza si è rivelata la notte più amara, quella che spinge la squadra granata verso il ritorno in Serie B dopo tre stagioni. Serve un miracolo, serve soprattutto un allenatore che sappia infondere maggior carica e magari anche qualche idea ai giocatori in campo. Inzaghi, con tutto il rispetto, ha esaurito il suo tempo.