di Andrea Pellegrino
E’ l’unica opera ad avere avuto un riconoscimento all’interno dello Sblocca Italia. Ed i quaranta milioni di euro stanziati dal Governo Renzi faranno decollare definitivamente una delle opere più attese e discusse degli ultimi venti anni: l’aeroporto di Salerno. «C’è chi non ci credeva, ed invece è tutto vero», commenta Antonio Fasolino, presidente del Consorzio Aeroporto che ieri mattina ha accolto Stefano Caldoro che ha voluto far tappa nel salernitano, ed in particolare presso lo scalo picentino, all’indomani della buona notizia. Presidente, finalmente una buona notizia per l’Aeroporto. Ieri è arrivato direttamente Caldoro a Pontecagnano. Segno che si partirà immediatamente… «Più che un incontro tecnico vero e proprio, il presidente della Regione Campania è venuto a rendersi conto di come stanno le cose e soprattutto abbiamo discusso delle prime azioni da fare». Nello specifico gli interventi cosa riguarderanno? «Lavori di consolidamento dell’infrastruttura, l’allungamento della pista e l’asse viario» Ciò renderà definitivamente operativo lo scalo salernitano? «L’Aeroporto è sempre operativo. Riceve jet privati che lasciano molto sul territorio in termini economici. Ora si va ad implementare il sistema aeromobile più generale. Questo consentirà, naturalmente, di far salire il numero di passeggeri e quindi il traffico quotidiano dello scalo. Con l’allungamento della pista sarà possibile fare tutto ciò». Tempi? «I 40 milioni arriveranno tempestivamente. Penso già entro fine dell’anno. Tutto il resto sarà poi compiuto della Regione e del Governo. Mi sia consentito dire che la soddisfazione più grossa è avercela fatta anche nei confronti di chi non ci credeva e non ci ha mai creduto. Ora ha modo di entrare in squadra e lavorare per la crescita dell’infrastruttura. Naturalmente va riconosciuto l’impegno della Regione Campania, di uno straordinario Stefano Caldoro, del Governo, del sottosegretario al Mit, Umberto del Basso de Caro; della senatrice Angelica Saggese e voglio ricordare anche l’impegno di Corrado Passera, il primo ministro che ha creduto nell’aeroporto di Salerno». E se il Comune di Salerno ora volesse ritornare in pista? «Abbiamo sollecitato più volte il Comune di Salerno. Da parte nostra saranno sempre ben accolti. C’è un grosso lavoro da fare». C’è una richiesta da parte di alcuni sindaci dell’area sud del salernitano: ossia inserire la parola “Cilento” nella denominazione dell’Aeroporto… «Sono idee che vanno approfondite. Ma ben vengano queste iniziative. Ciò dimostra che sull’intero territorio provinciale l’aeroporto è una infrastruttura sentita ed attesa. Chiediamo la collaborazione e la partecipazione a questi amministratori che hanno compreso che lo scalo è una occasione di sviluppo di tutte le realtà della nostra provincia. Ed è giusto che giunga proposte come è giusto che ci sia collaborazione per sostenere al meglio ed efficacemente l’infrastruttura».