La sua prima volta sul palco del Capodanno nella sua città, la prima volta in Piazza della Libertà. «Sarà un 31 dicembre spettacolare, lo so e sono molto felice! Ci vediamo a Salerno!», così Pippo Pelo conferma sui social la conduzione dell’ultimo dell’anno nella sua amata città, che non ha mai abbandonato, nonostante il lavoro, da oltre trent’anni, lo costringa alla levataccia mattutina per raggiungere gli studi di Napoli di Radio Kiss Kiss. «Non ho mai pensato di lasciare Salerno, alla quale sono profondamente legato. Negli anni devo dire anche che ho compreso che questo legame viscerale è assolutamente ricambiato. La consacrazione è avvenuta con IlluminiAMO Salerno, l’iniziativa che ho messo in piedi durante la pandemia e che mi ha restituito l’affetto di migliaia e migliaia di salernitani. A oggi accendiamo oltre 15mila balconi dalla ZO al centro storico. Spero che l’affetto testato con questo appuntamento che ormai si ripete da quattro anni e che mi chiedono i salernitani stessi, si tramuti anche in piazza». E infatti: classe 1966, è conosciuto da quasi 30 anni dal pubblico radiofonico. Intrattenitore radiofonico, presentatore, attore, talent-scout, autore televisivo, diabolico ideatore di alcuni degli scherzi più famosi della radiofonia (e non solo) italiana. Quest’anno anche il Capodanno…«Posso già anticipare che la mia non sarà una semplice conduzione. In serbo per chi condividerà la festa con me ho tante sorprese, qualcuna si può già annunciare».
Per esempio? «Credo che non sia mai accaduto prima che la platea attenda il countdown come in una discoteca. Insieme con Adriana Petro e Pica dj faremo proprio questo. Riscalderemo Piazza della Libertà a suon di musica. Sto studiando una scaletta ad hoc, spulciando tra i brani più belli e indimenticabili degli anni ’90». Piazza della Libertà come una dancefloor? «Con tutte le dovute attenzioni del caso, ma sì. Immagino una piazza in fermento, che ha voglia di divertirsi, ballare, saltare e gioire alla vita. Da qui l’idea della musica, delle colonne sonore che attraversano la vita di tutti noi e che lasciano un segno, in ognuno diverso. Immagino di raccontarle, cantarle a squarciagola con il pubblico ma anche di scherzare come mio solito con Adriana, la mia spalla perfetta anche in una circostanza del genere. Sono certo che insieme riusciremo anche in qualche siparietto con il pubblico.
Il nostro modo di fare intrattenimento non ha eguali. Non molto tempo fa, Paolo Giordano ha detto delle cose di noi due bellissime: “Tra loro c’è una sintonia nei tempi e nell’alternanza delle battute che si sente raramente in radio, tanto più quando si parla a briglia più o meno sciolta”. Questi siamo noi.». Sui suoi canali social piovono commenti positivi sul fatto che la scelta sia caduta su di lei, come si sente? «Sono molto contento di fare questa cosa. In qualche modo mi gratifica e sfata il mito del nemo profeta in patria…finalmente. Faccio il mio lavoro nella mia città! Meraviglioso. In passato ho condotto tanti Capodanno in giro per l’Italia, ora torno a casa e in una Piazza dove il 31 non si è mai festeggiato. Non posso chiedere di meglio. Ma come ho già detto non sarò un conduttore istituzionale, voglio lasciare il segno e divertirmi insieme ad un pubblico che sento due volte mio. Dalle 21 alle 22 ci scateneremo». Dopo di lei spazio ai Pooh…«Il mio mito di sempre. Un grande onore cedere loro il palco e presentare a gran voce la formazione di un gruppo che ha scritto la storia della musica italiana». Immaginiamo non l’incontrerà per la prima volta, giusto? «I miei miti sono diventati amici diversi anni fa. Va detto che con Francesco Facchinetti, figlio di Robi, ho condiviso studio e microfono. In un certo qual modo è stato lui il gancio perché avessi una grande opportunità targata Pooh». Ce la può raccontare? Mariano Comense, paese originario della famiglia Facchinetti della Brianza comasca, concerto dei Pooh. Davanti a oltre 20mila persone sono salito sul palco e ho avuto l’onore di cantare con loro “La mia donna”. È stato indimenticabile». Sul palco potrebbe salire anche Vincenzo De Luca…«Lo faccio qui ma lo farò anche con lui sul palco: voglio ringraziare pubblicamente il Comune di Salerno e la regione Campania per avermi scelto. Tornando alle emozioni, se dovesse esserci De Luca, mi piacerebbe cogliere negli occhi del Presidente la gioia di brindare in una piazza per cui ha combattuto tanto».