Fabio Mammone: Luci d’Artista, «Rivedere la manifestazione» - Le Cronache
Salerno

Fabio Mammone: Luci d’Artista, «Rivedere la manifestazione»

Fabio Mammone: Luci d’Artista, «Rivedere la manifestazione»

di Erika Noschese
«”Luci d’artista” perché possa avere una futuribilità deve necessariamente dotarsi di una nuova progettualità, indirizzata alla cultura, alla tradizione e alle radici storiche salernitane». A dirlo Fabio Mammone, coordinatore cittadino dei Popolari e Moderati che interviene in merito alla kermesse natalizia che prenderà il via il prossimo 24 novembre anche alla luce delle tante perplessità che vivono gli albergatori e gli operatori turistici. «È indubbio che l’edizione scorsa abbia avuto inizio tra luci ed ombre e sia stata preceduta e accompagnata da qualche affanno, inevitabilmente avvertito anche dai tanti visitatori che hanno scelto di trascorrere qualche giorno di vacanza nella nostra città – ha dichiarato Mammone – Salerno, città ricca di storia, deve divenire il fulcro della manifestazione, cui le “luci d’artista” dovranno fare unicamente da tramite per farne conoscere la cultura, le tante bellezze ambientali, artistiche e storiche». Tra le proposte avanzate portare le luci nei vicoli della “street art”, ove si reciti, per esempio, qualche poesia di Alfonso Gatto, avvalendosi dell’ausilio di giovani attori. «È necessario immaginare percorsi luminosi guidati che conducano i turisti fino alla sede della gloriosa “Scuola medica” e ai giardini della Minerva, ripercorrendo la storia della medicina salernitana, la vita e la figura dei suoi protagonisti. Si potrebbe creare, per esempio, un percorso che narri della Salerno esoterica e della leggenda del ponte dei diavoli, conducendo i turisti lungo i percorsi a tema fino all’antico acquedotto romano – ha detto ancora il coordinatore dei Popolari e Moderati – Inoltre è auspicabile una sinergia tra Curia e Comune per visite guidate nel Duomo e nelle più antiche chiese salernitane, ricche di storia e di arte».
Dunque, una kermesse completa di eventi culturali, arricchita dalla partecipazione di scuole di danza, di compagnie teatrali, di cantanti lirici e di musicisti salernitani potrebbe rendere questa manifestazione ancora più attrattiva e meno scontata: ed, invero, le esibizioni degli artisti dovrebbero essere improvvise ed inaspettate e svolgersi tra la gente, al fine di suscitare stupore nei turisti, conquistandone l’attenzione e le emozioni. «Salerno, quindi, nel periodo di “luci d’artista”, potrebbe divenire centro di arte e cultura, così da non restare spettatrice inerte dinanzi alle luminarie. A tutto questo potrebbe aggiungersi, attraverso la creazione di aree dedicate, un progetto finalizzato alla conoscenza delle tante aziende alimentari presenti sul territorio, per
pubblicizzare le tradizioni alimentari salernitane», ha detto ancora Mammone che ipotizza di posticipare la fiera di San Matteo, organizzandola in coincidenza con le “luci”, al fine di ridare lustro ad un evento che, purtroppo, ha perso l’importanza di un tempo. In tal modo si unirebbe ad un progetto artistico anche una manifestazione commerciale, che potrebbe godere dei benefici derivanti dalla presenza di turisti ed operatori stranieri, con cui instaurare finanche rapporti commerciali. Addirittura, si potrebbe consentire ai produttori di dolciumi e vini provenienti da tutti i comuni salernitani di realizzare a propria cura e spese stand in aree dedicate, senza chiedere il pagamento di alcunché anche al fine di valorizzare e far conoscere le tradizioni della provincia di Salerno. «Dunque, sarebbe bello immaginare una Salerno ove si sappia creare un’atmosfera davvero natalizia e nel contempo arricchita da eventi culturali e da stands ove presentare souvenir tipici, quali per esempio ceramiche della costiera. Insomma con un po’ di fantasia si potrebbe organizzare una manifestazione nella prospettiva di aiutare ogni settore dell’economia locale, coinvolgendo sin da ora tutte le rappresentanze culturali e il tessuto economico cittadino – ha detto infine il coordinatore cittadino – Queste le proposte che ci permettiamo, come Popolari e Moderati, avanzare perché questa manifestazione non sia un costo, ma un’opportunità per la città».