Avalanche 80: La resistenzaè nata a Eboli - Le Cronache
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Avalanche 80: La resistenzaè nata a Eboli

Avalanche 80: La resistenzaè nata a Eboli

Il 12 ottobre scorso ad Eboli, nell’ambito delle manifestazioni di Avalanche 80, organizzato dalla Pro Loco Eboli, si è tenuto un incontro dibattito sul tema “ Dal fascismo alla Costituzione” coordinato dalla Prof. Maria Luisa Albano, con l’intervento dello storico prof. Alfonso Conte, docente di storia contemporanea presso l’Università di Salerno. Ha introdotto i lavori l’avv. Enrico Tortolani, presidente della Pro loco Eboli, che ha inquadrato sinteticamente il periodo storico con riferimento a Eboli e alla Piana del Sele (vedi riquadro). Interessante intervento del prof. Vito Pindozzi che con l’ausilio di un ampia collezione fotografica ha descritto luoghi e persone del ventennio fascista ad Eboli, sottolineando con le immagini proiettate sullo sfondo, momenti importanti della vita della nostra comunità, colpita duramente dai bombardamenti del 4 agosto 1942 che precedettero lo sbarco degli alleati nella operazione Avalanche dell’8/9 settembre successivi.
Di grande impatto la relazione del Prof. Alfonso Conte che ha tratteggiato, con puntualità documentata dai suoi studi, la cronologia di quei giorni storici, le operazioni militari, le vicende che coinvolsero la popolazione civile, gli aspetti politici e amministrativi di Salerno e della sua provincia.
A Eboli è nata la resistenza. “ E’ un dato storico ormai acquisito che la resistenza ha preso le prime mosse nel Sud Italia – ha spiegato il prof. Conte – gli episodi sono numerosi e culminano nella “Quattro giornate di Napoli”. Ma il primo vero atto di resistenza ai nazisti si consumò a Eboli. In contrada Buccoli, ove era acquartierato il comando della 222° Divisione Costiera agli ordini del Gen. Ferrante Gonzaga. La sera dell’8 settembre, era stato diffuso da poche ore il comunicato di Badoglio che annunciava l’armistizio con gli alleati, quando il Generale Gonzaga fu raggiunto presso il suo comando da ufficiali tedeschi che pretendevano la sua resa. Il netto rifiuto opposto dal nostro alto ufficiale provocò un conflitto a fuoco in cui il Generale Gonzaga perse la vita”.
Quella sera dell’8 settembre 1942, alle 20.30 (secondo fonti accreditate), ci fu il primo episodio di resistenza contro i nazisti, divenuti occupanti belligeranti. E il valoroso Generale Ferrante Gonzaga, poi insignito di medaglia d’oro alla memoria, fu la prima vittima.
L’episodio è stato rimarcato dal prof. Vito Pindozzi che ha proiettato le immagini dei luoghi in cui il fatto effettivamente si svolse.
La storia, le narrazioni, le riflessioni che ne sono scaturite hanno mantenuto alto l’interesse del pubblico intervenuto.
L’evento è stato registrato e trasmesso in diretta da Radio Città 105, direttore Giovanni Nigro, e può essere visto sul canale Facebook dell’emittente ebolitana.
Per info e approfondimenti associazioneprolocoeboli@gmail.com