La Fondazione Mida e la guerra di Pertosa - Le Cronache
Attualità

La Fondazione Mida e la guerra di Pertosa

La Fondazione Mida e la guerra di Pertosa

di Oreste Mottola
Si completa l’assetto di vertice della Fondazione MidA di Pertosa – Auletta, 30 mila visitatori all’anno. C’è ora il comitato scientifico formato da Italo Giulivo, Felice Larocca, Vincenzo Michele Sellitto e Umberto Soldovieri chiamato ad affiancare i sindaci di Pertosa ed Auletta, Domenico Barba e Pietro Pessolano, e la presidente Maria Rosaria Carfagna. Dopo le fibrillazioni degli ann iscorsi, quando i due sindaci decisero di mettere fine alla presidenza, durata 12 anni, di Francescantonio D’Orilia, trovando la sponda del presidente della giunta regionale De Luca, interessato a non sostenere più D’Orilia, messo lì da Antonio Bassolino, ecco che ora il vertice di una delle più importanti istituzioni culturali nel comprensorio a sud di Salerno, si consolida. Sono contenti i due sindaci: “Auguriamo buon lavoro ai nuovi componenti del comitato scientifico, nella convinzione che sapranno offrire il loro contributo affinché la ricerca e lo studio fungano da sprone e da volano per la mission e la vision della Fondazione”, Contenta è anche la presidente della Fondazione, cugina della più celebre Mara.
Le reazioni
“L’insediamento del Comitato scientifico – afferma Maria Rosaria Carfagna – costituito da brillanti professionisti in ambito speleo archeologico e scientifico, consentirà di dare un rinnovato impulso alla mission della Fondazione e garantirà l’integrazione tra cultura e ambiente attraverso una progettualità mirata al sostegno e allo sviluppo dei beni culturali e ambientali del territorio”.
Un po’ di storia
Mida, è l’acronimo dei Musei integrati dell’ambiente, sede principale a Pertosa. Nasce tutto da una storica intuizione di Alfonso Andria, quando era ancora all’ente provinciale per il turismo. che riuscì a convincere i comuni di Auletta e Pertosa, in eterna lotta per la gestione del complesso speleologico, che valeva la pena gestire il tutto assieme e magari “mettere a sistema” anche fiume e ambiente circostante. Arrivò poi Antonio Bassolino che ci mise il sostegno della Regione Campania per aggiungervi anche qualche museo e nuove attività turistiche. Uno più uno, può fare anche più di due, ragionò Bassolino e qui, tra Pertosa ed Auletta, diede vita ad un rilevante investimento pubblico che apparve subito molto più sensato delle colate di cemento e delle industrie di rapina arrivate dopo il terremoto del 1980 . Il suo uomo fu Francescantonio D’Oria, allora veterinario e sindaco di Pertosa, messo alla guida del Mida, e rivelatosi guida entusiasta nella fase di avvio, da sempre la più difficile. Uomo giusto al momento giusto. Poi accade che i rapporti tra i due comuni tornano di nuovo a guastarsi ed Auletta comincia a pensare – mai apertamente dichiarandolo – che il ruolo di Francescantonio d’Orilia comincia a debordare. Pessolano, sindaco di Auletta, va oltre le ipocrisie del political correct. “Urge una discontinuità di gestione,. Occorre ricominciare, i conservatorismi sono deleteri”. Già lo si diceva, anche a De Luca quell’uomo di Bassolino cominciava a diventare indigesto. e l’occasione giusta scatta nel febbraio 2022, quando il mandato di D’Orilia arriva a scadenza. Lui stesso non chiede la riconferma. “Premesso che qui ci lavoro gratis da oltre 12 anni, vorrei anche tornare a dedicarmi alla mia famiglia, facciano quel che vogliano, ma vorrei che mi riconoscessero il grande lavoro finora svolto”. Semplice? Mica tanto. La posizione di D’Orilia rinfocola le polemiche locali quando accusa i comuni di voler tornare al passato. “Pietro Pessolano, nelle sue dichiarazioni, manifesta un progetto da parte dei Comuni coinvolti, di Pertosa e Auletta, di smantellare la struttura della Fondazione MIdA così come è oggi, una struttura con gestione autonoma e partecipata da Comuni, Provincia e Regione e di riappropriandosi direttamente della gestione della Fondazione, delle Grotte e dei Musei”. De Luca dapprima sceglie come presidente l’ex deputata Pd Sabrina Capozzolo ma il tentativo non ha successo perchè non si sblocca la situazione locale. I rapporti degenerano, soprattutto con Pessolano, primo cittadino di Auletta, accusato di dimostrare chiusure “maschiliste” verso la Capozzolo, attraverso «aggressioni verbali, calunnie e diffamazioni». L’ex parlamentare arriva a presentare un esposto contro Pessolano. «Da quando sono stata nominata alla guida della Fondazione – dice l’ex deputata – ho dovuto subire un atteggiamento di chiusura, se non addirittura di aperta ostilità solo per il fatto di essere donna. Una mentalità che si avvale di atti esasperati di sessismo, infamante, secondo la quale noi donne siamo da considerare tutte sciocchine e dobbiamo solo obbedire agli ordini che provengono da altri». E’ altra benzina gettata sul fuoco su di una situazione locale già incandescente. Ad aprile 2023 De Luca si decide a sostituire Sabrina Capozzolo con un nome, ed un cognome, a sorpresa. La professoressa Maria Carfagna, docente di diritto presso il liceo “Torquato Tasso” di Salerno, divenuta famosa negli anni passati “anche” per essere la cugina (omonima) dell’ex ministro Mara Carfagna (ex Forza Italia ora in Azione). La nuova presidente della Fondazione Mida, però, è iscritta al Pd dove milita dal 2015.