Punti ristoro all’Arechi, la precisazione di Creazioni Ambiente Srl: “Basta calunnie” - Le Cronache
Salerno

Punti ristoro all’Arechi, la precisazione di Creazioni Ambiente Srl: “Basta calunnie”

Punti ristoro all’Arechi, la precisazione di Creazioni Ambiente Srl: “Basta calunnie”

La Creazioni Ambienti Srl con sede a Salerno in via Raffaele Guariglia numero 1 C e gestore di un punto ristoro all’interno dello stadio Arechi, in riferimento a quanto diffuso a mezzo social e da Antonio Cammarota, presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Salerno, si trova costretta ed effettuare alcune doverose precisazioni.

Punto primo: il listino prezzo che sta girando sui social non è reale ed ha consentito a molte persone di calunniarci. I prezzi del nostro listino, quelli reali, sono molto più bassi rispetto a quelli evidenziati su un cartello diffuso sui social.

Secondo punto: i prezzi che pratichiamo al pubblico tengono conto anche dei costi di gestione che la nostra società deve affrontare: 60 dipendenti, canone annuale al Comune per la gestione, Inps, Inail ed ovviamente il costo dei prodotti in vendita.

Terzo punto: il Comune non ha mai praticanto alcuno sconto alla nostra società che da 22 anni versa all’Ente 30mila euro all’anno. Il canone annuo non è mai stato rivalutato come invece era previsto dal Capitolato. Abbiamo pagato per quattro settori quando invece, la Curva Nord, non è disponibile se non parzialmente e abbiamo corrisposto sempre le stesse cifre anche quando si retrocedeva.

Fino ad oggi abbiamo versato al Comune 660mila euro nonostante i due fallimenti delle precedenti società e la ripartenza dalla serie D. Per non parlare di quando lo stadio Arechi è stato chiuso al pubblico per il Covid. Anche in quel caso abbiamo pagato la cifra piena del canone nonostante non ci fossero tifosi sugli spalti. Nessn aiuto, nessun favoritismo da nessuno per rispondere a chi ci accusa di essere collusi con il Comune.

Non facciamo paragoni con i costi dei prodotti venduti negli altri stadi dove realmente ci sono prezzi sproporzionati. Come società pratichiamo anche per gli ospti gli stessi prezzi praticati ai nostri tifosi per correttezza commerciale. Daremo mandato ai nostri legali per tutelare la nostra onorabilità nelle sedi competenti

Quarto punto: in merito alle affermazioni del consifliere Cammarota che indica in 1,5 euro il costo dell’acqua quale bene primario giova precisare che tale clausola è inserita in una delibera che rientra nel prossimo capitolato. A noi, che siamo in regime di proroga in attesa del nuovo bando, non è arrivata nessuna comunicazione scritta.