Medici dell’Usca abbandonati, da oltre quattro mesi si attende la graduatoria - Le Cronache
Salerno

Medici dell’Usca abbandonati, da oltre quattro mesi si attende la graduatoria

Medici dell’Usca abbandonati, da oltre quattro mesi si attende la graduatoria

«Medici dell’Usca abbandonati a loro stessi. Mentre si denuncia la carenza di medici, dopo quattro mesi l’Asl non ha pubblica ancora la graduatoria». L’accusa arriva dalla Fp Cgil Salerno, attraverso il segretario generale Antonio Capezzuto e il coordinatore Medici Asl Salerno, Massimiliano Voza che accusano l’azienda sanitaria locale di aver disatteso le aspettative di centinaia di medici pronti a garantire i servizi, e le indicazioni del Ministero della Salute sulla riattivazione delle Uca. «Facendo seguito ai solleciti posti alla Direzione Strategica per individuare necessarie determinazioni atte a garantire la continuità lavorativa dei Medici ex Uca/Usca, e agli impegni assunti dalla Direzione Generale a seguito del presidio/mobilitazione della Cgil dinanzi a codesta Asl il 22-03-2023 riguardo gli sviluppi della pubblicazione della graduatoria di cui all’avviso in oggetto, a distanza di più di oltre 4 mesi dalla chiusura dei termini per la presentazione delle domande, purtroppo, è costretta a costatare la mancata pubblicazione delle graduatorie di cui alla delibera n.287/2023 “Uca/Adi, sia il depotenziamento di fatto delle attività espletate in larga parte dai medici in attesta degli esiti delle graduatorie in parola – hanno dichiarato Capezzuto e Voza – La stessa Asl nella delibera in oggetto dichiara: ”che al fine di rafforzare il processo assistenziale così come previsto, tra l’altro, dal DM 77 risulta necessario procedere al reclutamento di personale da dedicare all’assistenza territoriale presso le Adi/Uca della Asl Salerno». Ad oggi, hanno poi evidenziato i sindacati «permane una grave carenza di personale da assegnare alle predette unità e che al fine di garantire i lea e procedere in ossequio a quanto previsto, tra l’altro dal DM 77, si rende necessario procedere, nelle more della definizione della procedura di reclutamento, procedere all’indizione di un avviso per il conferimento di incarichi di natura convenzionale – ai sensi dell’Acn Mmg – medico del ruolo unico di assistenza primaria ad attività oraria da assegnare alle Uca/Adi dell’azienda Sanitaria Locale Salerno. La cosa desta maggiore preoccupazione in considerazione del fatto che l’Asl di Salerno, non solo non ha riscontrato i solleciti dell’organizzazione sindacale a riattivare l’Uca/Usca non tenendo fede alle necessità di nuove determinazioni dichiarate in premessa della Delibera, ma non ha aderito neppure alle raccomandazioni della direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute che, il 17 luglio scorso, inviate alle Regioni e ASL per prevenire gli effetti delle ondate di calore che si stanno susseguendo in queste settimane. Difatti, il Ministero, oltre all’attivazione del “codice calore”, si raccomandava il potenziamento dei servizi territoriali, sia per quanto riguarda il servizio di guardia medica e l’attivazione di ambulatori territoriali (7 giorni su 7, h12), sia per quanto riguarda la riattivazione delle Uscar per favorire l’assistenza domiciliare». Da qui dunque la richiesta di pubblicare nell’immediato le graduatorie per il conferimento di incarichi di natura convenzionale medico del ruolo unico di assistenza primaria ad attività oraria da assegnare alle Uca/Adi dell’azienda Sanitaria Locale Salerno” non solo per garantire la trasparenza e la conclusione del procedimento amministrativo, ma anche considerata la portata degli effetti sulla continuità dei servizi e il potenziamento degli stessi che ne scaturirebbe sull’intero territorio provinciale. Tra le altre richieste avanzate quella di assicurare le attività rivolte ai pazienti fragili, sia in considerazione della allarmante ondata di calore, sia in considerazione delle necessità dei pazienti fragili Sars Cov2 positivi adeguate alla bisogna (compreso i non autosufficienti e gli onco-ematologici), che non sono più garantite con la riorganizzazione in dipendenza della mancata riconferma dei medici Uca.