Ieri mattina, Alfredo Balsamo in doppio contrappunto con il Sindaco Vincenzo Napoli ha presentato il nuovo cartellone che prenderà il via il 23 novembre. Il teatro Pasolini raddoppia gli appuntamenti
Di Olga Chieffi
La prosa al teatro Verdi fa trent’anni. Un traguardo importante che è stato festeggiato ieri mattina, nella stanza del Sindaco, il quale ha ospitato la presentazione del nuovo cartellone allestito da Alfredo Balsamo. Finalmente un po’ di peso per la vera prima stagione post-pandemia, con nove spettacoli tutti di spessore e con protagonisti prestigiosi quali la coppia formata da Umberto Orsini e Franco Branciaroli che interpreti di “I ragazzi irresistibili” chiuderanno la stagione il 21 marzo un omaggio alla comicità e insieme un’affettuosa testimonianza della gloriosa tradizione del vaudeville americano. Una commedia attraversata insieme da un umorismo caloroso e da una poetica nostalgia; uno spettacolo, in cui un dialogo scintillante coniuga perfettamente realtà e finzione, attraverso il contributo di due grandi attori del teatro italiano. Il cartellone, invece sarà inaugurato il 23 novembre da Massimo Lopez e Tullio Solenghi in “Dove eravamo rimasti”, una nuova avventura teatrale per il duo Lopez/Solenghi coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, na chiacchierata tra amici, la famiglia allargata degli spettatori, con momenti esilaranti, curiosi, spettacolari e anche emozionanti, esattamente come la vita ci insegna. Il 29 novembre tornano i Momix in “Back to Momix”, uno spettacolo nato dal desiderio di tornare a calcare le scene dopo anni difficili che hanno allontanato la compagnia dal suo pubblico, con il desiderio di leggerezza e spensieratezza, peculiarità della compagnia Momix, e uno sguardo sempre teso al futuro: da qui il gioco di parole del titolo che richiama un classico della cinematografia anni ’80. Massimo Ranieri inaugurerà il nuovo anno l’11 gennaio con un nuovo spettacolo, un altro straordinario viaggio “Tutti i sogni ancora in volo” tra canto, recitazione e danza, brani cult, sketch divertenti e racconti inediti, per catturare e stupire ancora il pubblico con le grandi melodie senza tempo, i suoi brani più celebri e l’incanto affabulatorio della sua interpretazione. Febbraio, invece, verrà aberto da Familie Floz in “Hotel Paradiso” uno spettacolo scritto prodotto e portato in scena da questa compagnia di teatro internazionale che risiede a Berlino e che utilizza mezzi che vengono prima del linguaggio parlato.Tramite l’uso di diverse discipline teatrali, quali il teatro di figura, il teatro di maschera, la danza, la clownerie, l’acrobazia, la magia e l’improvvisazione, ci narra storie apparentemente buffe e divertenti, ma che mostrano chiari e scuri, bisogni e desideri dell’essere umano. “Un guascone molto strano era certo quel Cirano, che chissà per quale caso, era nato con un naso…” recitava una filastrocca, e il 15 febbraio sarà Arturo Cirillo ad interpretare il capolavoro di Edmond Rostand. Il 22 febbraio ritorna anche Massimiliano Gallo, stavolta con Amanti. Claudia e Giulio. Lui e lei. Un incontro casuale. Una relazione. Due vite. Si conoscono nell’androne di un palazzo mentre prendono l’ascensore verso lo stesso piano scoprendo così di condividere la stessa terapeuta. Una necessità di cura che si porta dietro origini diverse: lui insegnante di storia, stretto nella morsa di una famiglia ingombrante con una moglie opprimente e tre figli; lei Fabrizia Sacchi, cresciuta con il suo amore dai tempi dell’adolescenza con cui cerca l’affermazione della famiglia e un figlio a tutti i costi. Il 29 febbraio sarà rappresentato “Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek, immaginativo e intimistico, pieno di spiritualità quasi onirica, Magnifica presenza si confronta in maniera chiara ed esplicita con il sovrannaturale, fra Questi Fantasmi di Eduardo De Filippo e Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello. Il 14 marzo il teatro Verdi ri-ospiterà anche Arturo Brachetti in Solo l’ultima produzione Arturo Brachetti. Solo è uno spettacolo che si è evoluto, negli ultimi anni ha cambiato formula rendendolo ancora più veloce e dinamico. La cornice rimane la casa di Arturo, di cui vedremo le varie stanze: dal bagno alla camera da letto, incontrando oltre 60 personaggi. Dal Verdi al Teatro Pasolini, che quest’anno fa due repliche a spettacolo per i suoi numerosi abbonati è un solo pas de chat. Start il 4 dicembre con Valeria Solarino in Gerico Innocenza Rosa, no spettacolo che parla di identità di genere ma che vuole affrontate ogni tipo di discriminazione, una tematica quanto mai attuale trattata con delicatezza attraverso i racconti di Vincenzo che grazie alla nonna troverà la forza di fare il suo percorso di transizione per essere Innocenza Rosa. Il 12 dicembre sarà di scena Paola Minaccioni in Stupida Show, la quale ci accompagnerà nell’inconfessabile e nell’indicibile, nei nostri piccoli inferni personali per dare voce a tutta quella follia e a quelle frustrazioni che ci abitano, ma non abbiamo mai avuto il coraggio di confessare a nessuno. Lalla Esposito sarà di scena il 27 gennaio con la Ondanueve string Quartet per presentarci un excursus nella canzone teatrale. Il 10 febbraio sarà di scena Filippo Nigro, il quale, con la complicità di alcuni spettatori – che potranno essere chiamati a impersonare alcuni dei personaggi minori – e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e divertente, presenterà Every Brilliant Thing che riuscirà a toccare con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione. Per Fabrizio Gifuni e la sua piéce su Aldo Moro, il 21 febbraio, ci si sposterà al teatro Verdi applaudire “Con il vostro irridente silenzio” mentre finale, il 9 marzo con Viviani e uno dei suoi massimi interpreti Tonino Taiuti. Spettacolo fuori programma e multimediale sempre al teatro Pasolini sarà una creazione di Claudio De Palma dedicato a Mohammed Alì, Charlie Chaplin e Pasolini, i quali mai hanno temuto di “andar contro il torrente” per dirla con un altro grandissimo trasgressore, Giordano Bruno. Ultima nota, lode e merito al pubblico, baronalmente critico del giovedì: le compagnie sanno che se si passa la “prima” al Verdi, per poi confessarsi a Giù la maschera con Peppe Iannicelli, tutto scorrerà liscio, sino alla fine della tournée.