Varato il cartellone della nuova stagione firmata da Claudio Tortora che avrà diverse stelle in scena da Vanessa Incontrada a Massimiliano Gallo, a Stefano Fresi che accenderà i riflettori sul Quartetto Cetra. Ritorna il progetto formativo “Studenti a teatro, per un nuovo pubblico consapevole”.
Di Olga Chieffi
Musica, teatro, danza in musical, formazione, è questa la mission da diciannove anni del Teatro delle Arti. Ieri mattina a Palazzo di Città, Claudio Tortora ha presentato la nuova stagione 2023/2024 del teatro di prosa, ospite del sindaco Enzo Napoli e di Dario Loffredo, con tra il pubblico, tutti i rappresentanti del C.o.s. da Pina Testa a Chiara Natella, unitamente a Gianluca Tortora, Antonello Ronga, Elena Parmense e Gaetano Stella e tra il pubblico i rappresentanti delle scuole che hanno svolto i Pcto di formazione partecipando con i propri studenti e docenti agli spettacoli, intervistando gli artisti, che si sono generosamente concessi alla “salve” di domande, nonché dopo la visione delle diverse performances azzardando la recensione. E’ partito proprio da qui l’intervento di Claudio Tortora, il quale il sabato, una serata particolare, ha avuto a teatro volti freschi, attenti, pronti a raccogliere la sfida lanciata dal palcoscenico, poiché tale è, il senso degli “Studenti a teatro, per un nuovo pubblico consapevole”. Nel salone del Gonfalone, quindi le due dirigenti scolastiche, nonché consigliere comunali Elisabetta Barone e Barbara Figliolia, alla testa rispettivamente del Liceo “Alfano I” e del Liceo Scientifico “Francesco Severi” e rappresentanze del Convitto Nazionale “T.Tasso” guidato da Claudio Naddeo, e del Liceo “Torquato Tasso” diretto da Carmela Santarcangelo la quale non ha inteso far mancare la presenza di alcuni alunni che hanno partecipato al momento formativo, nonché alcuni professori di istituti che aderiranno proprio a questa nuova stagione a cominciare dal Liceo classico e scientifico “Francesco De Sanctis”, dal Liceo Scientifico “Giovanni da Procida” e dall’I.p.s.e.o.a. “Roberto Virtuoso”. Dieci gli spettacoli che andranno in scena dal prossimo autunno al Teatro Delle Arti con protagonisti nomi altisonanti del teatro e della televisione italiana, a cominciare da Vanessa Incontrada che per la prima volta sarà in scena su di un palcoscenico salernitano con lo spettacolo “Scusa sono in riunione, ti posso richiamare?”, a Francesco Cicchella, uno dei volti più noti ed amati della Tv, che proporrà il suo nuovo show fatto di musica e tante risate, passando per Giuseppe Zeno, Massimiliano Gallo, Enzo De Caro, Francesco Procopio e Stefano Fresi. Quest’ultimo sarà sul palco del Delle Arti con “Cetra una volta” omaggio al celebre quartetto Cetra, e ancora, Massimo Masiello che con il suo “Palcoscenico” regalerà una serata dedicata alla grande musica di tradizione, Angelo Belgiovine, Salvatore Gisonna, Yuliya Mayarchuk e Peppe Laurato protagonisti di “Genitorial” e la Compagnia dell’Arte che proporrà “Ghost”. Un cartellone questo che rispecchia la gesamtkunstwerk che è l’essenza del teatro delle Arti e che potrà toccarsi con mano proprio nel coinvolgimento, degli studenti nell’allestimento dello spettacolo teatrale da lui scritto, “Charlie, vita d’artista”. “L’operazione che abbiamo pensato e che sarà abbinata al Pcto, vedrà per la prima volta studenti di diverse scuole salernitane esibirsi insieme in uno spettacolo teatrale, che sarà diretto da Antonello Ronga. Ad inizio anno scolastico faremo le selezioni fra tutti gli studenti che parteciperanno al progetto, per scegliere coloro i quali faranno parte del cast, Poi ci saranno le prove ed infine la messa in scena che dovrebbe avvenire tra maggio e luglio 2024. Ovviamente coinvolgeremo tutti gli studenti delle classi che partecipano al Pcto, alcuni si occuperanno dell’accoglienza, altri della promozione dello spettacolo, altri ancora della scenografia, eccetera. Sarà dunque un grande lavoro corale”. L’arte, come la filosofia e ci viene in soccorso il “Parmenide” di Platone dove ha inizio il cammino per ricercare un qualcosa che è la verità è un viaggio alla ventura, attraverso un “gioco” che non porterà ad alcuna meta definita, ad alcun approdo sicuro, poiché ogni posta raggiunta potrà essere costantemente, in perpetuo distrutta e ricostruita. Ecco il bisogno, nell’anno delle “competenze” di un patto di comunità per proporre sempre di più ai giovani e agli studenti, sollecitato da una Elisabetta Barone in doppia veste, attenta alle direttive nazionali ed europee. E’ giunto quindi ieri a tutti noi, con l’entusiastico obbligo di divulgarlo l’eterno invito del teatro e delle arti tutte a “ri-cominciare” il romanzo della “rappresentazione” e, ancora, verificare, immaginare, scegliere, analizzare, inventare, ideare per conseguire folgorazioni e meraviglie inaudite legate anche dubbi e scoraggiamenti, magari, in un avvicinarsi, tendere, aspirare continui a qualcosa che mancherà, non si ottiene, nel continuare a “dire” le cose, il silenzio presente nei suoni delle cose, nel domandare per riaccendere la meraviglia. Meraviglia che non sarà solo incanto o superamento estatico della ragione, ma sarà e continuerà ad essere riflessione che ci farà provare l’angoscia del silenzio, ossia della morte e la gioia della parola e del suono, la vita tutta.