Salernitana, con l’Inter serve un’impresa - Le Cronache
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Salernitana, con l’Inter serve un’impresa

Salernitana, con l’Inter serve un’impresa

di Marco De Martino
SALERNO – Una sfida proibitiva che può trasformarsi in occasione. Il match di questo pomeriggio all’Arechi contro l’Inter, per la Salernitana, può essere sintetizzato così. Sulla carta non dovrebbe esserci storia, con i nerazzurri di Simone Inzaghi, rivitalizzati dal pareggio ricco di pathos e polemiche nel derby d’Italia di Coppa Italia contro la Juve, che dovrebbero fare un solo boccone dei granata di Paulo Sousa. Eppure le crepe mostrate dallo squadrone della famiglia Zhang non possono non far venire l’acquolina in bocca a Dia e compagni, reduci da cinque risultati utili consecutivi ed a cui manca la sterzata decisiva per dare la svolta definitiva alla propria stagione. Ed allora quale migliore occasione di un appuntamento prestigioso come quello in programma alle ore 17 in un Arechi finalmente traboccante di passione come quello ammirato un anno fa di questi tempi? A La Spezia la Salernitana ha ancora una volta dimostrato di essere in fase di netta ripresa ma di serbare ancora le paure, i timori e le incertezze accumulate a cavallo tra novembre a febbraio. La sindrome da dottor Jekyll e mister Hyde che ha colpito i granata al Picco è la naturale conseguenza di questa fase di transizione che attende solo un episodio che possa dare la scossa in senso positivo alla squadra ed a tutto l’ambiente. Giocare contro l’Inter in questo momento potrebbe rivelarsi un vantaggio, perché i nerazzurri sono nel bel mezzo di un autentico tour de force che deciderà la stagione, un ciclo terribile che sta assorbendo sia energie mentali (vedi le polemiche per il caso Lukaku ma anche le voci di un possibile esonero di Simone Inzaghi) che fisiche (tante partite tirate e pochissimi allenamenti) a Lautaro e soci. E poi tutto il peso psicologico, di non poter fallire ancora dopo le tre sconfitte consecutive in campionato, è sulle spalle dell’Inter e soprattutto di Inzaghi che in caso di ennesimo ko potrebbe incappare, ironia della sorte, nel primo esonero della sua vita professionale nello stadio che avrebbe dovuto accoglierlo per la prima esperienza da allenatore pro, prima che El Loco Bielsa rifiutasse inopinatamente la Lazio e Lotito lo chiamasse al timone dei capitolini. Dal canto suo Sousa attende risposte. Risposte dalla squadra, dopo i tanti, forse troppi, pareggi inanellati in serie, ma anche dai singoli, dopo gli ingressi poco felici di La Spezia dei vari Bonazzoli, Maggiore e Bohinen. Quasi certamente il tecnico lusitano, ex di turno assieme a Candreva, Pirola e Bonazzoli, si affiderà per questo motivo agli stessi uomini utilizzati nell’ultimo periodo che hanno garantito equilibri e risultati. Potrebbero cambiare giusto un paio d’interpreti, ma la filosofia ed il modo di stare in campo saranno ancora una volta gli stessi. Insomma, la Salernitana è pronta a dare l’assalto all’Inter.