Un vero e proprio processo innanzi alla Corte di Assise di Salerno è stato simulato al Liceo Scientifico G. Da Procida di Salerno. Entusiasti e attenti gli studenti coinvolti. Il processo si è occupato di un caso di omicidio ispirato a fatti realmente accaduti.
L’evento è stato organizzato dal Vice Presidente dell’Associazione Italiana Cultura e Legalità, Dottor Francesco Abate, (Consulente Grafologo ed Esperto in Analisi dei Tratti Somatici) congiuntamente all’Avvocato Luca di Giacomo, che ha rivestito i panni della pubblica accusa, dell’Avv. Giuseppe Dente, difensore dell’imputato e dell’Avv. Francesco Siniscalchi, nel ruolo di Giudice. L’evento ha coinvolto in prima persona gli studenti che, suddivisi in gruppi, hanno rivestito i panni dell’accusa, della difesa e del giudice, contribuendo a delineare la strategia processuale. L’obbiettivo è stato quello di sviluppare il senso critico dei ragazzi, mostrare che non sempre esiste la verità assoluta ma, come attraverso la logica, le indagini scientifiche e la dialettica tra forze contrapposte, vince la verità raccontata meglio.
La realtà storica, dunque, non sempre è aderente alla realtà processuale e, il giudice, può condannare solo se l’imputato risulta colpevole “al di là di ogni ragionevole dubbio”. L’ evento ha coinvolto tutte le classi dell’indirizzo economico e sociale del Liceo Scientifico Giovanni Da Procida di Salerno. La realizzazione è stata possibile grazie alla sensibilità e all’attenzione della Professoressa Giulia Russo e della Dirigente Scolastica, Professoressa Annalaura Giannantonio. “Considero l’iniziativa svoltasi in data odierna presso il Liceo Da Procida di grande spessore e valore culturale, ha dichiarato la dirigente scolastica. Ben 90 studenti del Liceo Economico Sociale, hanno seguito in silenzio dall’inizio alla fine una simulazione di un processo penale che li ha letteralmente entusiasmati e resi partecipi attivamente alle attività messe in campo. A testimonianza del fatto che i giovani hanno bisogno più che mai di misurarsi e confrontarsi con la realtà concretamente, rifiutando le astrazioni e le eccessive teorizzazioni su temi che riguardano il loro possibile futuro. Ringrazio sentitamente la prof. ssa Russo Giulia, docente di diritto presso il nostro Istituto, nonché referente di questa bella e affascinante iniziativa e i due ottimi referenti esterni legati alla professione forense. Molto valido, a mio parere, è anche risultato il loro contributo agli aspetti caratterizzanti le varie figure professionali che ruotano attorno all’universo penale che possono orientare i nostri ragazzi nel futuro”.
Alessia Bielli