di Erika Noschese
L’ospedale Ruggi d’Aragona si appresta a dire addio alle sue eccellenze. Il dottor Severino Iesu, a capo della Cardiochirurgia d’Urgenza dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” potrebbe presto lasciare la struttura con altri tre medici, verosimilmente tutti appartenenti al suo staff. Al momento, non si conoscono le ragioni dell’addio ma Iesu ma quella di lasciare Salerno è una voce che si ricorre già dal mese di giugno 2021 quando al luminare della Cardiochirurgia fu avanzata una proposta lavorativa di spessore, per concludere degnamente la sua attività di cardiochirurgo. Ora, le voci si fanno ancora più insistenti e sul tavolo del direttore Vincenzo D’Amato ci sarebbero già le carte: il direttore generale, se confermata questa ipotesi, dovrà mettersi a lavoro per cercare un sostituto, magari evitando gli scandali che hanno spesso accompagnato l’azienda ospedaliera universitaria e in particolare proprio il reparto di cardiochirurgia, diviso per poter affidare un incarico a Coscioni, braccio destro del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Una divisione inutile con un direttore generale che non ha mai saputo valorizzare al meglio le qualità di un medico che ha fatto la storia della cardiochirurgia, apprezzato e stimato anche in America. Già nel mese di giugno 2021, Cittadinanzattiva e Tribunale per i diritti del Malato lanciarono un appello al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per chiedere un intervento da Palazzo Santa Lucia per evitare l’ennesimo fallimento del Ruggi. “La cardiochirurgia del presidio Ruggi, conosciuta da tutti i salernitani come la torre del cuore, rischia di perdere il suo migliore rappresentante: il dottor Iesu che, nella scia dell’operato del professore Di Benedetto, ha portato la cardiochirurgia a livelli di qualità tali da porla ai livelli nazionali , europei e mondiale(con un brevetto accettato da una multinazionale), senza dimenticare per questo, il legame col popolo e con i pazienti più fragili e gravi e col duro e costante lavoro della sala operatoria”, dichiararono in quell’occasione. Oggi, a distanza di pochi anni, la situazione si ripresenta e il dg Vincenzo D’Amato dovrà nuovamente fare i conti con addii dal sapore amore. «Sono un’ex paziente del dottor Iesu, posso dire che mi ha letteralmente salvato la vita. Il Ruggi non può permettersi il lusso di perdere un’eccellenza mondiale, bisognerebbe intervenire per capire cosa sta accadendo e frenare questa situazione», ha dichiarato una paziente del dottor Iesu, pronta a lanciare una petizione per evitare questa ennesima debacle per la sanità pubblica. Solo nei prossimi giorni potrebbe essere ufficializzato l’addio e le motivazioni ma verosimilmente vi è un nuovo incarico offerto da chi, oggi, riconosce e apprezza le qualità di un luminare come il dottor Severino Iesu.