Chiedero’ l’immediata convocazione della Commissione regionale Trasparenza per analizzare nel dettaglio i contenuti del report della Corte dei Conti, che apre un ulteriore squarcio inquietante sulla gestione della sanita’ in Campania”. Lo annuncia il consigliere regionale della Lega Severino Nappi,. “Fiumi di denaro pubblico ‘regalato’ per servizi mai resi ai cittadini – aggiunge Nappi – , prospettive di un ingente danno erariale, doppi incarichi e mandati sospetti, inchieste giudiziarie in corso, e tutto quanto di anomalo evidenziato dalla magistratura contabile devono necessariamente innescare una discussione sulle modalita’ e le attivita’ che hanno portato a questa preoccupante situazione”. La nota di Severino Nappi fa riferimento alla relazione della Corte dei Conti della Campania: scongiurati 40 mln danni legati a pandemia. Infatti con l’attivita’ preventiva e repressiva della procura della Corte dei Conti della Campania, per lo scorso anno, durante la pandemia da Covid 19 “sono stati scongiurati danni erariali per oltre 40 milioni di euro”. Questo quando ricorda il neoprocuratore Maurizio Stanco nell’inaugurazione dell’Anno giudiziario della Corte che ha ricordato l’importanza della “funzione e’ quella preventiva che riveste maggiore importanza perche’ ha un effetto di deterrenza”. Il riferiemento e’ a una inchiesta che ha portato alla luce un accorto, ritenuto illeggittimo dai magistrati contabili, stipulato il 28 marzo 2020 tra Regione e l’Aiop, l’associazione italiana ospedalita’ privata. In base a tale accordo, le cliniche private campane hanno emesso, come accertato dalla Guardia di Finanza, fatture per i mesi tra marzo e maggio 2020 per un importo complessivo di oltre 41 milioni per prestazioni di cura che in realta’ non erano mai state rese. “I pagamenti disposti in base a tali fatture e non recuperati ammontano a circa 3 milioni e mezzo di euro, e cio’ grazie all’effetto conformativo realizzatosi in seguito al tempestivo intervento dei militari i quali, su delega della Procura contabile, hanno prontamente scongiurato la prosecuzione del pregiudizio instaurato con i pagamenti di prestazioni mai rese”, spiega Stanco. Quattro gli inviti a dedurre, con procedimenti in via di definizione. “In sostanza – conclude – l’attivita’ della Procura contabile ha scongiurato un danno da pagamento di prestazioni sanitarie mai rese ne’ rendicontate pari a circa 40 milioni di euro e si sta attualmente procedendo per il recupero del pregiudizio”. Nell’anno appena passato sono stati 49 gli atti di citazione e 92 le persone citate in giudizio con oltre 9 milioni di euro di risarcimento chiesti e un milione quelli recuperati con sentenze.
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