Il portiere della Jomi Salerno, Monika Prunster ha vinto sabato scorso il suo terzo scudetto, tutti e tre con la casacca della PDO Salerno. “Sono davvero – dice l’estremo difensore altoatesino- molto soddisfatta e felice per aver vinto l’ennesimo scudetto a Salerno. E’ sempre un emozione speciale da condividere con le mie compagne di squadra. Il gruppo ha superato ogni difficoltà, con il pubblico che ci è stato vicino, sostenendoci proprio nelle fasi più difficili.” Monika Prunster è stata protagonista indiscussa di questa finale, quando negli ultimi minuti di gioco ha compiuto l’ “impresa”, ipnotizzando il capitano sardo parando di piede, la respinta è stata corta la palla rotola ancora tra le mani di Onnis che ci ha riprovato, ma davanti a sé trova ancora una immensa Prunster che para ancora e da il la al contropiede. La palla finisce ad Avram che con potenza e classe realizza, a 19’’ dalla sirena, la rete del 26-25 per la Jomi. La Palumbo esplode, il traguardo si sta materializzando nella maniera più bella ed emozionante. “In quei momenti- continua Prunster- ti passa tutta la tua carriera davanti, inizi a crederci e ti senti forte e sicura di te e dell’intero gruppo, siamo state brave a restare lucide e a concludere tutto positivamente in pochi minuti”.Sassari ci riprova ma la Jomi si difende con le unghie e i denti fino alla sirena. L’invasione di campo pacifica viene però stoppata dagli arbitri che fischiano un sette metri per le sarde. E’ l’ultima emozione di una finale thrilling: Arishina trova il muro di Salerno che così conquista lo scudetto 2013. Salerno impazzisce, è ancora tricolore. “Posso dire – conclude Monika Prunster- che dopo l’ultimo time-out chiamato dal coach Nasta, che ci ha spronato e incitato per l’ultima volta, da quel momento siamo rientrate più cariche. Abbiamo giocato con il cuore e l’unica arma vincente è stato il nostro calorosissimo pubblico, sono emozioni che solo una piazza come Salerno può regalare.”
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