La preoccupazione di Vincenzo De Luca non è esagerata. Il rischio finanziamenti per il comparto di Santa Teresa potrebbe essere reale. Non solo perché la piazza è ancora sotto sequestro e al momento manca un percorso certo sulle verifiche in atto disposte dall’autorità giudiziaria (in seguito ai crolli in un settore) ma anche per le anomalie che nel corso dei mesi, dall’avvio delle indagini, stanno emergendo.
Al vaglio ci sono tutti i pareri espressi nel corso del tempo dai vari organi preposti ma l’attenzione pare si stia lentamente spostando verso gli interventi di difesa della costa che sono parte integrante del progetto complessivo di riqualificazione dell’area. Non fosse altro che il rischio mareggiata è stato ormai acclarato.
Così non solo la banchina e la scogliera (così come riportato ieri su queste colonne, ndr), ma a protezione della mega piazza sul mare ci vorrebbe un vero e proprio porto. L’Autorità di bacino, infatti, dopo la prima prescrizione che impone la realizzazione della scogliera (perché una sola banchina non basterebbe come protezione) va oltre e nell’ulteriore parere scrive testualmente: «Si ricorda, in ogni caso, che si tratta di opere provvisorie in attesa della realizzazione del nuovo porto turistico di Santa Teresa, la cui esecuzione è prevista in base ad un protocollo d’intesa siglato nel 2003, tra Regione, il Comune di Salerno e l’Autorità Portuale, finalizzato alla razionalizzazione della portualità turistica salernitana». Questo alla data del 23 maggio del 2012. Appena l’anno scorso. Insomma la scogliera dovrebbe essere provvisoria, poi il vero intervento dovrà vedere la nascita del nuovo porto di SantaTeresa. Ma degli interventi, allo stato, nessuna notizia mentre le mancate misure di salvaguardia della costa per l’intervento di SantaTeresa, Crescent e Piazza, oltre che al Consiglio di Stato, sono finite all’attenzione della Capitaneria di Porto, grazie ad un esposto prodotto da Italia Nostra e Comitato No Crescent. Nel caso specifico, a quanto pare, tra i controllori dovrebbe esserci proprio la vicina Capitaneria di Porto, seppur alla Procura di Salerno ci sono ben diciassette esposti a firma del comitato che da anni contrasta la costruzione della mezza luna di cemento a Santa Teresa.
19 maggio 2013