Indicazioni di De Luca “il 70% per Savastano e il 30% per Picarone” - Le Cronache
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Indicazioni di De Luca “il 70% per Savastano e il 30% per Picarone”

Indicazioni di De Luca “il 70% per Savastano  e il 30% per Picarone”

di Erika Noschese

Le cooperative sociali principale fonte di voti alle elezioni comunali e regionali. Una certezza, da sempre, ma ora Vittorio Zoccola chiarisce il suo ruolo alle scorse elezioni regionali e alle recenti elezioni comunali che hanno visto il dominus delle coop sostenere il centro destra e il candidato sindaco Michele Sarno. Un appoggio quasi improvviso, considerando che alle regionali del 2020 – che hanno visto la netta riconferma di Vincenzo De Luca – Zoccola era parte attiva di questa macchina di voti. A dare indicazioni, in quell’occasione, fu proprio il governatore che divise i voti tra Nino Savastano e Franco Picarone. “L’indicazione 70-30% (il 70 a Savastano e il 30 a Picarone ndr) la ricevetti a giugno direttamente da Vincenzo De Luca che incontrai casualmente. In quella circostanza dissi al presidente che mi ero rappacificato con Nino Savastano e per tanto gli chiesi come dovevo comportarmi”, ha infatti detto Zoccola ai pm, spiegando che De Luca gli disse “di fare la campagna elettorale per Savastano, anche a prescindere da tale indicazione in quanto Savastano, in precedenza, in un convegno pubblico aveva preso le difese delle cooperative”. A giugno del 2020 ci fu una riunione, presso il lido Siulp, tesa a garantire all’attuale consigliere regionale “il mio appoggio nella sua campagna elettorale”, ha aggiunto spiegando che in quel periodo si era in regime di proroga degli appalti e già erano state presentate le gare, annullate a seguito del decreto di perquisizione. “La situazione era quindi piuttosto critica al momento dell’incontro con Savastano perché noi avevamo un interesse ad evitare ogni soluzione di continuità nello svolgimento dell’attività lavorativa. Di tutto ciò parlai con Savastano, gli dissi che era essenziale che prima della scadenza delle proroghe venisse approvato un nuovo bando e fosse aggiudicato l’appalto. Egli garantì che si sarebbe interessato della cosa con l’amministrazione comunale in quanto faceva parte della giunta, quale assessore alle Politiche sociali – ha svelato ancora il ras – Garantii il mio appoggio elettorale a Savastano, a fronte della rinnovazione del bando anche se successivamente non gli ho mai detto che se non fossero arrivati i provvedimenti non gli avrei assicurato i voti promessigli, benché con lo stesso io abbia avuto rapporti durante l’iter, egli era rimasto il mio unico punto di riferimento nel Comune”. Savastano, secondo quanto riferisce Zoccola, sapeva che per poter ottenere l’aggiudicazione del bando occorreva chiudere il consorzio e cambiare i presidenti e le cooperative e sapeva anche che le coop erano in realtà delle imprese che facevano capo ai loro presidenti o a me per quanto riguarda “quelle riferibili a mia moglie e a mia nuora”. Un sistema ben delineato, in cui tutti sapevano tutto, presidente della Regione Campania in primis che – come emerge proprio dalle rivelazioni di Vittorio Zoccola – dettava la linea da seguire, sia a livello regionale che comunale, dando indicazioni precise sui candidati da sostenere con i dipendenti delle coop.

Coinvolti anche alle elezioni comunali recenti: I voti dirottati su un candidato, oggi è stato nominato assessore 

Indicazioni di voto alle regionali ma anche e soprattutto alle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre scorso. E non è solo il caso di Gianluca Izzo, moglie di Alessandra Francese che ha spinto i dipendenti della cooperativa San Matteo a votare la moglie e Dario Loffredo.
Di fatti, dal cerchio magico di questo sistema Salerno indicazioni di voto sarebbero andate anche verso un neo assessore comunale. I dipendenti di una cooperativa avrebbero di fatti sostenuto in massa il candidato. Risultata tra i più eletti, in una delle liste a sostegno del sindaco Vincenzo Napoli, è poi entrato in giunta, con una delega di tutto rispetto. Al momento, la magistratura sta approfondendo questo aspetto per capire se – da parte del candidato – possa esistere o meno un suo diretto coinvolgimento.