All’interno della scatola dell’allegro chirurgo ci trovavi anche il foglio delle istruzioni, che ti spiegava come togliere l’ossicino e non far suonare l’allarme ed accendere il naso rosso del malato, anche se il gioco era intuitivo e facile da utilizzare. Ma sicuramente la parte dedicata alla giostra degli incarichi non c’era, come invece accade per la sanità salernitana. Ed in questi giorni si è consumato l’ennesimo capitolo legato alla sventurata scelta di sdoppiare la cardiochirurgia dell’ospedale S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Un forte, ennesimo, affronto per il primario Severino Iesu che si è visto dare praticamente dell’incompetente. E spiegheremo il perché. La storia ha origine nel 2010 quando l’allora governatore Stefano Caldoro e l’assessore alla sanità Calabrò decisero di creare la cardiochirurgia d’urgenza a Salerno. Il concorso fu vinto dal dottor Iesu, tra i pupilli di Di Benedetto perché il più bravo in circolazione. Tra i suoi più stretti collaboratori c’era anche il dottor Antonio Panza, ritento anche lui tra i più bravi dell’equipe presente a Salerno. Tanto bravo da essere considerato primo per i titoli ed i meriti conseguiti ma ultimo durante l’esame orale per il secondo concorso, quello per L’Unità Operativa Complessa di cardiologia poi vinto da Enrico Coscioni, di cui è noto il cammino professionale e politico. Il dottor Panza, fortemente stimato da Iesu, ha però un curriculum professionale di forte caratura, tanto che viene chiamato negli Stati Uniti per sviluppare le tecniche salernitane presso l’Università di Cincinnati e per creare così nella città dell’Ohio il servizio di Chirurgia Coronarica Mininvasiva. Sfruttando la possibilità di avere due anni di aspettativa, Panzasi fa valere anche a Cincinnati ed a sfornare anche specializzandi che usano tutt’oggi le tecniche usate a Salerno. Il professore, originario di Polla, riesce a strappare anche un altro anno di aspettativa concessa dall’Asl Salerno per restare a Cincinnati. Il lettore dirà: ma qual è lo schiaffo a Iesu? Ci arriviamo. Il professor Panza, nel frattempo viene raggiunto negli States dalla moglie che, essendo un valente medico oculista (con perfezionamento all’estero presso la Columbia University e la Cornell University a New York, e presso l’Università di Colonia, in Germania) si fa subito apprezzare ed ingaggiare presso la stessa università di Cincinnati con contratto fino al 2023. Per restare accanto alla moglie Panza ha fatto richiesta per il ricongiungimento familiare, come previsto per legge, con l’estensione dell’aspettativa. Il tutto con una lettera del dottor Severino Iesu che in una lettera ai vertici della sanità salernitana affermava: “Il Sottoscritto precisa che, in qualità di Dirigente della Unità operativa complessa medesima, riconoscendone ed assumendosi la responsabilità organizzativa e funzionale, avverte la necessità di comunicare che l’estensione dell’aspettativa richiesta dal dottor Panza, non comporta, al presente, alcuna conseguenza negativa nella gestione dell’attività assistenziale della medesima Unità operativa complessa. Inoltre, si augura di poter avvalersi della collaborazione professionale del dr. Panza, Full Professor of Surgery (Professore Ordinario di Chirugia) presso l’Università di Cincinnati, al termine dell’aspettativa richiesta, ravvedendone un chiaro beneficio e vantaggio”. Una sorta di sponsorizzazione ad esportare ancora il metodo Salerno. L’Azienza, sorprendentemente, ha risposto smentendo del tutto quanto affermato dal dottor Iesu, asserendo che “esiste una nota carenza di Cardiochirughi che rende difficile garantire i livelli assistenziali della rete dell’emergenza-urgenza e dei turni di lavoro. Inoltre afferma che avendo ora 62 anni al mio ritorno la mia esperienza maturata da Full Professor negli USA sarebbe inutile, in quanto mancherebbero pochi anni al raggiungimento dell’età pensionabile”. In sintesi: o torni perché servi o ti licenziamo. Una motivazione alquanto pretestuosa se si considera che gli interventi realizzati a Salerno non hanno mai superato la soglia d’emergenza ed i numeri inducono a pensare che difficilmente sarà così, considerato l’alto numero di chirurghi già impiegati presso il Ruggi attualmente. Nel concreto una vera umiliazione, una chiara ed evidente delegittimazione per Severino Iesu che si è visto sconfessare e dare dell’incompetente perché ritenuto incapace di valutare le esigenze di personale medico da impiegare nel suo reparto. Uno schiaffo che potrebbe indurre Iesu a decisioni inevitabili, anche se queste faranno il gioco di chi pensa di muovere pedine all’interno dello scacchiere delle poltrone. La logica del merito, dell’eccellenza non abita più qui. Ormai da tempo. Intanto il dottor Panza non è rientrato dagli Usa, ha scelto di dare priorità agli affetti familiari ma ha inoltrato ricorso alla decisione adottata dall’Asl Salerno. Per il momento il giudice ha negato l’urgenza del caso ma la vicenda andrà avanti per rinnegare il licenziamento che avverrà e che viene ritenuto ingiusto e pretestuoso.
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