di Erika Noschese Prima uscita pubblica, ufficiale, per la candidata sindaco Elisabetta Barone che, il prossimo 15 luglio alle 18.30, presso il teatro Ghirelli incontrerà gli attivisti e i simpatizzanti di Salerno in Comune, il progetto civico fondato da Gianluca De Martino che ufficializza così il passo indietro rispetto alla sua candidatura a sindaco. E proprio sul nome della Barone che si è ufficialmente spaccata la sinistra: Rifondazione Comunista, infatti, non sembra condividere la scelta del nome del candidato. Con la dirigente scolastica dell’Alfano I, ad oggi, non sembra esserci stato alcun confronto ma sarebbero emerse indiscrezioni che, se confermate, potrebbero infastidire più di un candidato: stando a quanto emerge, infatti, la preside sarebbe una tesserata del Pd; indiscrezione questa che sembra non piacere agli attivisti di sinistra che vorrebbero, invece, una vera alternativa all’amministrazione Napoli e al centrosinistra uscente. Nei prossimi giorni dovrebbe tenersi un incontro interno al partito per capire cosa fare in vista del tanto atteso appuntamento elettorale. Rifondazione Comunista potrebbe infatti decidere di saltare il turno e partire da una riorganizzazione interna e lavorare sul territorio per i prossimi cinque anni. La scelta fatta, in sostanza, da Coraggio Salerno che ha deciso di rinunciare all’appuntamento elettorale, dopo una serie di incontri per provare a raggiungere una sintesi, staccandosi anche da Salerno di Tutti e dal candidato sindaco Gianpaolo Lambiase. Oggi, però, la Barone vanta il sostegno di Azione Salerno, con i consiglieri Leonardo Gallo, Corrado Naddeo e Antonio D’Alessio, tutti e tre in corsa per una riconferma, a quanto pare; Salerno Viva, dei consiglieri Nico Mazzeo e Donato Pessolano, ufficialmente iscritti al partito fondato da Matteo Renzi, Italia Viva; Salerno in Comune; Primavera Salernitana; Davvero Verdi, con il consigliere uscente Giuseppe Ventura che “perde” il collega uscente Antonio Carbonaro che ha ampiamente confermato il sostegno all’amministrazione Napoli, pronto a dire addio a Michele Ragosta e ai verdi e il Nuovo Psi, altro elemento di rottura per il mondo della sinistra che ha più volte provato a mettere insieme una coalizione forte, ampia, da presentare all’elettore, come alternativa all’amministrazione comunale uscente. C’è poi il caso Amatruda che ha deciso di converfere sulla Barone. Tra le altre liste a sostegno, la civica di Liberi e Uguali anche mentre è ancora tutto incerto per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle che sembra aver “strappato” il patto con LeU, in vista della prossima tornata elettorale. Due, le ipotesi al momento: la lista del Movimento o alcuni candidati che dovrebbero convergere invece in Salerno in Comune ma, per il momento, nulla è stato ancora stabilito. E proprio a proposito di Italia Viva, a Salerno città sono state avviate le trattative con i Democratici di Centro di Salzano e Polichetti per confluire nella lista. E’ proprio la Saggese che ha sul tavolo la delega per indicare alcune candidature da inserire nella lista che vede già gli uomini i Matera (c’è la Falcone) e quelli di Tabacci. Intanto, sul nome della Barone ci sarebbe un importante lavoro portato avanti dall’ex sindaco Mario De Biase, ex fedelissimo del governatore De Luca e oggi tra i suoi primi contestatori. De Biase, infatti, in diverse occasioni ha detto la sua e criticato l’amministrazione uscente rea – a suo dire – di aver fatto poco e nulla per migliorare la città capoluogo in questi cinque anni.
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