di Marco De Martino
SALERNO – Un incontro informale che non ha prodotto i risultati sperati. Almeno per ora. E’ quello che si è tenuto ieri sera a Roma tra i rappresentanti della Salernitana e quelli della Federazione con, naturalmente, un solo argomento sul tavolo: la cessione della società granata. Come ampiamente detto e scritto negli ultimi giorni, la Figc avrebbe preferito la cessione definitiva entro il 25 giugno ma, dopo la mezza apertura giunta da Gravina, Lotito e Mezzaroma hanno preparato, tramite i propri legali di fiducia, la documentazione necessaria per richiedere la vendita del club attraverso un trust. Inviato in Federazione mercoledì scorso, l’incartamento è stato visionato dai legali della Figc che ieri hanno tempestivamente convocato il pool di avvocati della Salernitana per discutere dei punti ritenuti non idonei. Innanzitutto la Federazione ritiene elevato il prezzo fissato da Claudio Lotito. Ottanta milioni sono reputati troppi dalla Figc, opinione motivata con la valutazione del parco giocatori della Salernitana (la metà dei calciatori attualmente in rosa sono in prestito ed a fine mese andranno via) e dei beni immobili (il centro sportivo Mary Rosy, ad esempio, non è di proprietà del club). Altro punto per ora rigettato dalla Figc, é la figura del trustee. La persona indicata sarebbe stata infatti ritenuta troppo vicina all’attuale proprietà. Non c’è accordo neppure sui tempi di vendita, con la Figc che spinge per un limite di sei mesi, mentre Lotito ne vorrebbe almeno un paio in più. Le indicazioni della Figc sono state annotate dai legali della Salernitana che le sottoporranno a Lotito e Mezzaroma. Le risposte dei due co-patron verranno messe sul tavolo in giornata. E’ previsto infatti un altro faccia a faccia, questo pomeriggio, alla fine del quale molto probabilmente il quadro della situazione sarà molto più chiaro. In un senso o nell’altro.