Per i medici del pronto soccorso un concorso unico regionale - Le Cronache
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Per i medici del pronto soccorso un concorso unico regionale

Per i medici del pronto soccorso un concorso unico regionale

Sarà bandito un concorso unico regionale per trovare medici da destinare all’emergenza-urgenza. Lo ha annunciato il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Un concorso per selezionare giovani medici da destinare a tutte le Asl e le Aziende sanitarie. Una carenza di medici che si registra, a giudizio di De Luca, perchè finora il Governo non ha assunto provvedimenti importanti come quello del reclutamento anche di specializzandi dal secondo anno da destinare ai pronto soccorso, con contratti a tempo indeterminato. “Il governo Meloni, in continuità con quelli precedenti, sta uccidendo la sanità pubblica”, ha proseguito. De Luca è tornato anche sulla vicenda del pronto soccorso di Boscotrecase che non è stato possibile attivare per la carenza di personale. “Quando parliamo di pronto soccorso dobbiamo sapere che il problema è stato ignorato – ha concluso – e non si ri risolverà se il Governo non assumerà decisione concludenti”. La Campania ha purtroppo “un terzo di medici che ci sono in Veneto” e in “queste condizioni abbiamo fatto dei miracoli”. “Ma c’è gente che parla che in vista delle Europee, dicono delle idiozie e dovrei fare una conferenza stampa ogni 24 ore per fare chiarezza”, ha detto ancora rivolgendo i suoi strali all’indirizzo di “alcuni parlamentari di Fratelli di Italia”. Intanto, ieri a Salerno il presidente della Regione Campania ha annunciato iniziative a favore delle famiglie: ai neo genitori, infatti, dovrebbe arrivare – ancor prima del ritorno a casa della neo mamma – un assegno di circa 600 euro mentre fondi sono stati stanziati, sempre per le famiglie, come contributo per asili pubblici e provati. Sul fronte della sanità non sono mancati attacchi al governo nazionale: “Il Governo nazionale sta uccidendo la sanità pubblica, in piena continuità con quelli che lo hanno preceduto”, ha detto Vincenzo De Luca, aprendo la consueta diretta social del venerdi’. “La situazione è drammatica – incalza – già oggi, per responsabilità nazionali e per carenza di personale, si fa fatica a tenere aperti i pronto soccorso”. Per De Luca questo problema resterà “irrisolvibile” se l’Esecutivo non metterà subito in campo due interventi. “Occorre adeguare le retribuzioni complessive per tutto il personale medico e infermieristico – argomenta – e stabilire una premialità per chi lavora nel pronto soccorso, per il particolare carico di stress che questo lavoro comporta”. La seconda priorità per il ‘governatore’ è quella di “utilizzare anche i giovani medici laureati, impegnati nelle scuole di specializzazione, stabilizzandoli e pagandoli con lo stipendio pieno”. Finchè il Governo “non assumerà queste decisioni e non aprirà l’accesso alle facoltà di Medicina – sottolinea – avremo davanti la prospettiva del crollo totale della sanità pubblica italiana”. Sul numero chiuso a Medicina, De Luca assicura che la Regione “continuerà’ questa battaglia”, perchè si tratta di “un sistema per tenere in piedi un grumo di affari camorristici intorno a queste finte prove di selezione e per danneggiare ragazzi e famiglie”. E infine l’attacco al ministro Fitto: “Lunedì presenteremo la nostra denuncia contro il ministro Fitto”, ha detto De Luca in merito alla questione dei fondi di coesione. La Regione Campania, ha precisato De Luca, si rivolgerà al Tar del Lazio e alla magistratura contabile “perchè un anno e mezzo di ritardo sta determinando un danno finanziario enorme perchè in un anno di sta determinando l’aumento dei costi del 30 per cento” e anche alla “magistratura penale per individuare eventuali responsabilità”.