Il Ministro Sangiuliano: «Regionali? Io conto di fare il ministro per dieci anni, poi fonderò un giornale» - Le Cronache
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Il Ministro Sangiuliano: «Regionali? Io conto di fare il ministro per dieci anni, poi fonderò un giornale»

Il Ministro Sangiuliano: «Regionali? Io conto di fare il ministro per dieci anni, poi fonderò un giornale»

di Erika Noschese
«Io candidato alle Regionali in Campania? Questa è una domanda che voi fate quasi quotidianamente. Io ho risposto che devo fare i primi cinque anni il ministro alla Cultura del Governo Meloni, poi devo fare altri cinque anni il ministro del Governo Meloni, per il secondo Governo Meloni perché Giorgia Meloni rivincerà le elezioni; quindi, saremo al Governo fino al 2032. Nel 2032, io avrò 70 anni, fonderò un quotidiano e l’assumerò come vicedirettore». Così il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano risponde in merito alla domanda sulla sua eventuale candidatura alla Regione Campania. Il ministro, intervenuto ieri al congresso provinciale di Fratelli d’Italia tenutosi al Lloyd’s Baia Hotel, ha replica anche alle accuse lanciate dal presidente De Luca circa l’assenza del teatro San Carlo dai siti Unesco: «Volete vedere le carte? Ovviamente il San Carlo, come ha spiegato il sottosegretario Mazzi, è pienamente inserito nel riconoscimento dell’Unesco. Aveva poco studiato. Noi facciamo cose concrete: a Napoli abbiamo avviato il più grande progetto infrastrutturale e culturale d’Europa con il più grande edificio pubblico d’Europa, l’Albergo dei Poveri con un intervento di 140 milioni di euro; qui in provincia di Salerno abbiamo fatto tantissimi interventi come un primo stanziamento per il museo di Velia, poi l’Abbadia di Cava de’ Tirreni dove a gennaio partiranno degli interventi per volontà del ministero della Cultura, a San Cipriano Picentino abbiamo inaugurato un cinema finanziato dal ministero della Cultura dando impulso a questa iniziativa. Si è concluso il grande progetto Pompei su cui abbiamo ricevuto i complimenti del commissario europeo ma ho rifinanziato Pompei perché gli scavi devono proseguire, dobbiamo portare alla luce i tesori che andranno poi nel grande museo che costruiremo all’interno dell’ex Spolettificio; si tratta di una delle tante pratiche finite nei cassetti e che noi tiriamo fuori dando impulso. Con l’Unesco stiamo lavorando per tanti riconoscimenti e stiamo ricevendo i complimenti per come stiamo lavorando, fatti concreti e non parole». E dunque l’attacco all’ex sindaco di Salerno: «Poi c’è chi, invece, Wanda Osiris, l’avanspettacolo, vuole gli applausi dopo lo scalone, ma siamo a Natale, siamo generosi e quindi con spirito natalizio lo spettacolo va bene e quindi chi fa l’imitazione di Crozza, che a sua volta imita lui, è un moto circolare che si articola, va bene così». Intanto, la Regione Campania ha trasmesso alla stampa la scheda del dossier presentato dal Ministero della Cultura per l’inserimento del canto lirico nel patrimonio mondiale Unesco. Nel documento, come nell’intero dossier – evidenzia la Regione Campania – non figura il Teatro San Carlo di Napoli. La pubblicazione del documento segue le parole pronunciate ieri mattina sulla presenza del San Carlo nel riconoscimento dell’Unesco.