Tea Siano in corsa per la segreteria nazionale Pd: Una candidature che parte da lontano - Le Cronache
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Tea Siano in corsa per la segreteria nazionale Pd: Una candidature che parte da lontano

Tea Siano in corsa per la segreteria nazionale Pd: Una candidature che parte da lontano

di Erika Noschese
«La maggioranza è coesa, unita e c’è una squadra compatta». Così la consigliera Tea Luigia Siano prova a smentire le polemiche nate dopo la candidatura all’assemblea nazionale del Pd che, checchè se ne dica, ha fatto storcere il naso a qualche collega che attende, in religioso silenzio (e neanche tanto) un riconoscimento da parte dell’amministrazione Napoli.
Tea Luigia Siano, candidata all’Assemblea nazionale del Pd. Un traguardo importante il suo…
«Un punto di partenza che viene da lontano…In campagna elettorale prima ed in consiglio comunale dopo, abbiamo convintamente sostenuto il Pd ed il sindaco Vincenzo Napoli. Le persone che mi hanno sostenuto in questo progetto hanno trovato perfetta coerenza nella nostra azione politica fuori e dentro il Palazzo di Città. La rappresentanza all’interno dell’Assemblea Nazionale è lo sviluppo di un percorso di simbiosi e di lealtà nei confronti del partito, della sua azione politica e delle sue rappresentanze istituzionali».
Mancano poco più di 24 ore alle primarie per la segreteria nazionale, lei sostiene Bonaccini. Perché questa scelta?
«Bonaccini e chi – come me – intende affiancarlo nell’Assemblea nazionale hanno ben compreso che nel popolo di sinistra è forte l’esigenza del rinnovamento: nei volti e nell’approccio politico ai problemi. Bonaccini è fuori dagli schemi, ha grande esperienza amministrativa e virtù dell’autocritica. Il punto di partenza essenziale per il rinnovamento. Con lui segretario nazionale si aprirà la stagione del linguaggio nuovo. Il Pd ha necessità di scendere tra la gente, di ascoltarla, di confrontarsi sui temi concreti. Se vuole tornare ad essere partito di Governo dovrà ricostruire la sua identità populista, riformista e progressista».
Donne e politica, un binomio vincente che andrebbe portato avanti sempre di più…
«Mi piace che la linea illustrata da Bonaccini nel suo programma, mettendo al centro le donne, ricalca a Roma ciò che in Campania sta realizzando il Governatore De Luca da quasi un decennio. La scelta delle candidate per le segreterie di Roma e Napoli va in un senso univoco ed inequivocabile».
Non sono mancate le polemiche per la decisione dell’Onmic, l’associazione di cui fa parte, che sarà sede elettorale per le primarie. Cosa risponde?
«Nulla di strano. Anzi, direi una scelta naturale. La Onmic è associazione nazionale apartitica, legittimamente aperta a ogni tipo di sollecitazione proveniente dalla società di cui fa attivamente parte da oltre sessant’anni. Salerno conosce la Onmic e la sua storia dal lontano 1961…».
Primarie aperte a tutti, perché i cittadini dovrebbero andare a votare?
«Per riappropriarsi di un principio vivo ma che va continuamente alimentato: quello all’autodeterminazione. I processi si indirizzano attraverso la scelta delle persone. Siamo in una fase storica in cui il primo partito è, oramai sempre, quello degli astenuti. Mi piacerebbe che il Pd invertisse questo trend. Partendo dal suo interno».
Da dove dovrebbe ripartire il Pd all’indomani del voto?
«Dalla costruzione di un messaggio chiaro, semplice, diretto e non interpretabile. Da scelte nette e decise, chiedendo agli italiani che in cabina elettorale hanno spostato la matita su altri colori di tornare a sceglierci. La gente di sinistra vuole votare Pd. Bonaccini dovrà essere bravo a fornire loro la motivazione giusta per farlo. Dall’Assemblea nazionale sarò pronta a supportarlo in questo percorso».
Se dovesse essere eletta quale sarà il suo impegno?
«Porto l’esperienza del sociale, della integrazione, dell’accompagnamento delle fasce deboli, della emancipazione femminile. Temi sui quali, professionalmente e politicamente, mi sono formata. Con Piero De Luca, poi, saremo dalla parte del Mezzogiorno. Il sud dovrà essere centrale nella visione del nuovo Pd. Oltre che opportuno è assolutamente necessario: a Roma è in atto una manovra scientifica per rompere definitivamente la coesione sociale. L’autonomia differenziata a matrice leghista è un grave pericolo per mezza Italia».
A Palazzo di Città, tra i suoi colleghi, ci sono state polemiche per la scelta di candidare lei, cosa risponde a chi l’accusa di essersi tesserata solo da poco con il Pd?
«Polemiche dice? Al Comune la maggioranza è unita e coesa. La squadra è compatta. Ho ricevuto solo auguri».