Autonomia, la risposta di Iannone a Donato D'Aiuto - Le Cronache
Ultimora

Autonomia, la risposta di Iannone a Donato D’Aiuto

Autonomia, la risposta di Iannone a Donato D’Aiuto

Gentile Donato D’Aiuto,
provvedo a soddisfare la sua curiosità politica e spero di essere completo sui temi che sono stati da lei sollevati.Premetto che abbiamo una visione complessiva delle riforme, dal Presidenzialismo agli Enti Locali, che era chiaramente esplicitata nel programma elettorale con il quale ci siamo presentati agli elettori per la pronuncia del 25 settembre 2022. L’esito penso che sia di sua conoscenza.Modernizzare l’architettura dello Stato in modo equilibrato e oggi abbiamo per la prima volta, dopo tanti anni un governo politico espressione legittima del voto popolare. Abbiamo l’ambizione in legislatura di realizzare tutto il programma. Non faremo le cose a metà o per spot e per ogni peso ci sarà un contrappeso a garanzia dell’unità nazionale.In assenza di polemica, proprio come lei, le dico che non faremo come il Renzi che milita nel suo partito. Un fallimento totale le sue riforme propaganda culminate nella bocciatura popolare del referendum costituzionale. A proposito di valore del territorio le ricordo quello che Renzi ha combinato con la riforma delle Province un aborto annunciato da noi di Fratelli d’Italia che ha la sciato il territorio salernitano con 2600 chilometri di strade provinciali iinaccudite, oltre 150 plessi scolastici abbandonati alla quiescenza e in generale 158 comuni senza un ente di governo in area vasta. Solo becera propaganda di taglio alla spesa pubblica che ha trovato il suo acme con Cottarelli, incaricato per produrre un piano di revisione della spesa che produsse soltanto il pagamento del suo oneroso incarico. Il debito pubblico con Renzi ha conosciuto la sua progressione maggiore. Penso che anche di questo sia a conoscenza.Fatta questa indispensabile premessa il progetto di autonomia varato dal Governo (noi Parlamentari non abbiamo votato ancora nulla) che io ho letto (spero che lo abbia fatto anche lei ma non mi sembra) presenta questi 7 capisaldi:
1) i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) saranno uguali in tutta Italia. Una garanzia di coesione ed unità per garantire a tutti i cittadini gli stessi servizi;
2) senza la determinazione dei LEP nessuna Regione potrà attivare la procedura per l’autonomia differenziata;
3) L’autonomia non toglie un solo euro alle Regioni del Sud ma da’ una duplice possibilità: gestire direttamente materie e risorse per offrire ai cittadini risorse migliori;
4) L’autonomia non mette contro Nord e Sud ma aiuta Nord e Sud a viaggiare alla stessa velocità;
5) Sono previste misure perequative per eliminare gli squilibri economici e sociali;
6) Tutti gli Amministratori locali saranno nella condizione di offrire servizi migliori e a condizioni più competitive;
7) Meno burocrazia, meno costi, più velocità ed efficienza. Questo prevede il provvedimento nel merito. Capisco l’esigenza di falliti politici come De Luca che necessitano di alzare una bandiera per coprire il proprio disastro in sanità, trasporti, ambiente, occupazione e sviluppo ma dagli intelligentoni del Superbone (non so se lei è appassionato di fumetti) Calenda ci aspettiamo altro. I suoi dati sono tutti veri e dipingono un tracollo della Campania che è sotto gli occhi di tutti. E allora mi chiedo:1) questo è stato determinato dall’autonomia differenziata che ancora non c’è o dai gruppi dirigenti che governano la Regione, quello che resta delle Province e la maggioranza dei comuni? 2) voi siete estranei a questo fallimento visto che in Regione sostenete De Luca? 3) si può fare gli alfieri del meridionalismo quando tra le proprie fila si ha l’ex Ministro al Sud che ha avuto le risorse del PNRR proprio per le condizioni del Sud rispetto al Nord ed al sud è stato destinato solo il 40% (cioè semplicemente quello che il Sud rappresenta fisicamente dell’Italia)?4) ci si può chiamare terzo polo se alle elezioni si arriva quarti? Mi perdoni l’ultimo quesito ma l’ho usato solo come esempio di logica per dire che la risposta non può che essere NO anche alle altre.Condivido che la politica senza territorio e’ filosofia infatti io faccio segreteria 2 volte a settimana sempre nello stesso luogo dove dimoro politicamente dal 1989 (via Roma 28 già sede del MSI, già sede di Alleanza Nazionale, attuale sede di Fratelli d’Italia dove sarebbe mio gradito ospite per un caffè come ogni cittadino del collegio e non solo che mi cerca. Salvo impegni d’aula sono lì dalle 17 alle 21 anche senza appuntamento e a porte aperte), giro il territorio partecipando ad ogni stimolo che ne viene e a cui posso. Ha ragione la politica è questo ma aggiungo anche altro: è anche Comunità contro l’individualismo imperante e la solipsia dei social, è parlare da rapper tante delle Istituzioni se si ha un mandato popolare e da dirigente di Partito se quei Partito fa i congressi. Pure per fare il filosofo ci vuole la patente.Voglia accettare il mio modesto pensiero di chi si sente solo quello che è sempre stato, un militante in servizio permanente effettivo per la Nazione.Cordiali saluti.P.S. Stimo molto Ettore Rosato (Legge elettorale a parte) e spero che voglia cambiare la collocazione del Partito in Campania. In assenza di ciò ogni pulpito non vale la predica.
Sen. Antonio Iannone